Ancora guai in vista dalla Spagna per la famiglia Pozzo. Infatti, il portale spagnolo “Ok Diario” ha fatto il punto della situazione delle indagini sulle operazioni condotte tra Watford, Granada ed Udinese da parte della famiglia friulana. Al momento la Unidad Central de Delincuencia Económica y Fiscal (UDEF) della polizia spagnola sta investigando Quique Pina per due presunti reati di evasione fiscale e riciclaggio di denaro, in quanto costui compariva come il gestore, a livello sportivo e esecutivo, di uno dei tre club della famiglia di Gino Pozzo. Quest’ultimo, tra l’altro, non risultava in alcun modo proprietario effettivo delle società in questione, ma utilizzava prestanomi o società di comodo come azionisti di maggioranza. Anche per questa ragione risultavano tre persone diverse come presidenti delle squadre (Enrique Pina al Granada, Franco Soldati all'Udinese e Raffaele de la Riva al Watford). L’evasione si strutturava con modalità complesse: le entrate generate dalle vendite di giocatori delle società sopracitate confluivano nella Holding in Lussemburgo (FIFTEEN SA), collegata a sua volta ad altri due gruppi finanziari, risiedenti nello stesso paradiso fiscale (GESAPAR SA e KALMUNA SA), che sono i veri proprietari dei tre club della famiglia friulana. Così facendo, il 90% dei ricavi delle cessioni dei giocatori finiva direttamente a questa società lussemburghese, Fifteen SA, che diveniva a tutti gli effetti la detentrice dei diritti economici dei calciatori. Tuttavia, con questo procedimento, anche le casse del Granada finivano per impoverirsi, dal momento che percepivano e permettevano la tassazione solamente del 10% della cifra percepita da un’eventuale cessione.

Ne è una dimostrazione il caso di Brahimi, calciatore ceduto all’Oporto per una cifra attorno ai 6,5 milioni di euro. Il club andaluso in realtà percepì solamente 650.000 euro, lasciando il resto alla Fifteen SA. Quique Pina è accusato di evasione. Pur non percependo un reddito in Spagna, risulta possessore di uno Yacht di lusso e una villa in una lussuosa località della Murcia, la cui proprietà figura a carico di interposta persona. Beni acquistati anche grazie al denaro ricevuto da società fittizie per varie commissioni. Inoltre c’è anche l’accusa di pagamenti in contanti ai giocatori, azione ritenuta reato nel paese di Re Felipe. Una brutta situazione per la famiglia Pozzo. Un guaio che potrebbe condizionare anche l’Udinese.

Sezione: Focus / Data: Mar 05 luglio 2016 alle 22:30
Autore: Federico Mariani
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