A commentare il possibile trasferimento di Samardzic al Milan è stato anche il suo ex allenatore Sottil, che al sito MilanNews.it ha elogiato il centrocampista. Di seguito le parole del mister:

Lei è l'allenatore con in quale Samardzic ha espresso al meglio le sue qualità, come lo giudica?

"Lazar è anzitutto un ragazzo straordinario, molto intelligente. Ascolta, si vuole sempre migliorare. È umile e allo stesso tempo ha grande consapevolezza di quelli che sono i suoi mezzi. È sempre a disposizione, è serio e soprattutto è un grande talento. In questi due anni di Udinese è migliorato tantissimo".

Che calciatore era all'inizio della sua esperienza in bianconero?

"Quando era arrivato era inizialmente un po' indietro fisicamente e muscolarmente. l'Udinese è una società giusta per accrescere e migliorare quei parametri, ha iniziato ad alzare l'intensità nella fase difendente, nei contrasti. Con me si è conquistato la titolarità perché è migliorato sotto questi aspetti. E al resto ci hanno pensato le sue qualità tecniche, perché palla al piede fa la differenza".

L'anno scorso non è riuscito a replicare quanto di buono fatto nelle precedenti due stagioni, colpa del suo mancato trasferimento all'Inter?

"Voci che non l'hanno aiutato. Lui è un bravo ragazzo ed era partito per il ritiro molto concentrato e volenteroso. Parere personale e gliel'avevo detto, l'ideale era restare ancora un anno a Udine in quello che avrebbe dovuto essere quello della consacrazione. È arrivata questa trattativa che poi non è andata a buon fine. Ha perso ritmo, minutaggio, amichevoli. Questa discontinuità l'ha poi pagata, perché per rendere deve stare bene fisicamente. Anche nel suo caso non parliamo di un giocatore fisico, se non hai la condizione fisica elevata rischi di compromettere il gesto tecnico. E per queste cose non ha fatto l'anno che doveva fare"
Come valuta la sua tecnica?

"Sì, è un giocatore che è diverso dagli altri perché ha un mancino fantastico. Ha fatto dei gol tipo colpo da biliardo. E poi ha l'assist, il calcio piazzato".

Qual è il suo ruolo ideale?

"Lo facevo giocare da mezz'ala a piede invertito per rientrare sul sinistro e tirare in porta. Per cui per me è una mezz'ala offensiva, è il suo habitat naturale".

Qual è l'emozione più forte che le ha fatto provare Samardzic?

"Contro il Sassuolo, in trasferta. Eravamo sull'1-1, tolgo Deulofeu che vedo stanco e inserisco Samardzic. Può sembrare azzardato in quel momento, lui ci porta in vantaggio con un grandissimo gol con un colpo pazzesco, finta di suola, se la sposta sul destro e la mette nell'angolino basso più lontano. Spiazzando tutti che aspettavano si mettesse il pallone di sinistro".

Un consiglio?

"Non deve uscire dalle partite, quando la gara si fa scorbutica deve rimanerci dentro. Non deve vestirsi solo con lo smoking ma quando necessario deve mettersi anche la tuta d'operaio".

È pronto per il grande salto in una squadra come il Milan?

"Sono convinto che lo sia. Chiaro che debba ancora completarsi ma in una grande società come il Milan troverebbe tutto quello che serve per migliorarsi ancora. Inoltre dico che quando vai a giocare con i più bravi ti esalti di più".

Sezione: Gli ex / Data: Mer 24 luglio 2024 alle 15:10
Autore: Andrea Bigetti
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