È arrivato uno dei momenti dell'anno che i tifosi tanto aspettano: la compilazione del calendario della Serie A. Quel momento in cui ognuno di noi fanno la propria tabella di marcia. Prevalgono i sentimenti per i colori che si portano nel cuore, si sogna molto più in grande di quelle che sono le reali possibilità della squadra. "Queste due le vinciamo..." "Sicuramente con loro in casa facciamo tre punti" "Non è detto che anche là non possiamo portarla via". Valutazioni e sottovalutazioni, punteggi e punti raccolti, previsioni con il calendario sotto mano che non sono quasi mai veritiere. È il bello di questi giorni di mezz'estate, tra raduno e calciomercato.

Il calendario ha senza dubbio il suo peso specifico ma resto convinto del fatto che tanto prima o dopo le devi affrontare tutte. Vero che all'interno della stagione ci sono dei momenti favorevoli e altri che lo sono decisamente meno, ma la scorsa stagione ci ha insegnato che mai bisogna pensare di avere già i tre punti in tasca. 

L'inizio è assai stimolante nonostante l'handicap di un mercato ancora aperto (ad agosto '23 iniziammo con Beto, ceduto poi sul gong all'Everton). La stagione dell'Udinese partirà dalla trasferta al Dall'Ara contro l'Euro-Bologna. Meglio trovare subito i felsinei, altra squadra rispetto a quella favolosa ammirata lo scorso campionato. Non c'è più il mago Thiago Motta, al suo posto il sopravvalutato Italiano (no, non mi piace affatto, scusatemi), non ci saranno nemmeno Zirkzee e Calafiori. Sarà una squadra ancora in fase di costruzione, come d'altronde lo saremo anche noi, di conseguenza tutto può succedere. Si può fare punti? Lo scorso maggio andammo vicini al colpaccio nonostante fossimo in piena emergenza, non la vedo una sfida impossibile. 

La prima in casa, invece, contro la Lazio di Baroni, che se non avesse ricevuto la proposta biancoceleste probabilmente sarebbe stato il nostro allenatore. Anche in questo caso partita difficile, partiremo con gli sfavori del pronostico ma ci giocheremo le nostre carte. Runjaić è stato chiaro: bisogna assolutamente invertire la rotta tra le mura di casa. Mi sono piaciute le parole del tecnico tedesco a commento del sorteggio: spavaldo, cazzuto (passatemi il termine). Quel pizzico di sfrontatezza che non guasta mai. 

Dopo le due sfide con le neopromosse Como (in casa) e Parma (al Tardini), il campionato scorre in maniera abbastanza equilibrata, alternando partite di cartello contro le big a turni teoricamente più morbidi. L'unica salita ad inizio novembre quando affronteremo in sequenza Juventus e Atalanta, con il rischio concreto di raccimolare poco o nulla (sempre sulla carta). 

Tra Natale e Capodanno troveremo Fiorentina (fuori) e Torino (al Friuli), per chiudere poi il girone d'andata con il derby del Triveneto contro il Verona nella prima gara del 2025. Gennaio e febbraio saranno mesi fondamentali per conquistare punti preziosi in chiave salvezza e mettersi al più presto al riparo. La primavera, invece, ci porterà alcune trasferte assolutamente da non perdere (Inter, Genoa e poi ai primi maggio Cagliari). 

Fondamentale salvarsi almeno alla terzultima, guai arrivare con l'acqua alla gola come accaduto quest'anno. Con Juventus e Fiorentina nelle ultime due giornate di campionato meglio assicurarsi la permanenza in Serie A prima, onde evitare spiacevoli sorprese. 

Detto questo, buon campionato alla nostra Udinese. La speranza è quella di vivere una stagione diversa dalle ultime. Più serena, più divertente. Io sono curioso, voglio vedere se veramente abbiamo imparato la lezione, se veramente vogliamo fare qualcosa di nuovo. Aspetto, con fiducia, senza mettere il carro davanti ai buoi. Parola al campo. 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 05 luglio 2024 alle 11:04
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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