Un gol per tempo e il Brescia espugna Novara, mandando sempre più giù, in piena zona playout, gli azzurri di Calori. Tre punti pesanti per i lombardi che avvicinano il terzo posto (distante tre punti) e si consolidano in zona playoff mentre il Novara rivoluzionato da Calori palesa i medesimi limiti di sempre: dalla poca concretezza in attacco agli Due gli esordienti tra i padroni di casa, con Manconi e Golubovic alla prima da titolare e Lazzari arretrato sulla trequarti nel 4-3-1-2; Bergodi sceglie un accorto 3-5-1-1, con Sodinha a supporto di Caracciolo. L’avvio di partita è degli azzurri, con Lazzari che sfrutta le corsie centrali per inserirsi e impegnare ripetutamente la difesa avversaria. Tuttavia è del Brescia la prima occasione da gol, con Kosicky che salva in extremis su Scaglia dopo il “buco” di Golubovic.

I lombardi sono decisamente più concreti degli azzurri, fumosi e poco lucidi nella gestione della manovra offensiva, e in pieno recupero passano con l’ex Caracciolo (che al Piola ha segnato solo da avversario, tre volte) a coronamento di un bel contropiede.
Dopo l’intervallo la partita è meno piacevole e col ritmo più basso il Brescia controlla bene, trovando anche il raddoppio al quarto d’ora, con Grossi che trafigge indisturbato Kosicky su corner di Sodinha. Calori si gioca la carta Rubino, al rientro dopo un mese e mezzo di assenza, e la punta barese ci mette un minuto a riaprire la partita, vincendo un contrasto e firmando di potenza il gol del 2-1, il suo ottantaseiesimo con la maglia del Novara (raggiunto Silvio Piola, a 8 gol dal recordman assoluto Romano). È l’unico lampo di un Novara generoso e poco più, mentre il Brescia si limita a controllare fino al triplice fischio di Pinzani.

Sezione: Notizie / Data: Mar 11 febbraio 2014 alle 09:30
Autore: Stefano Pontoni
vedi letture
Print