Dopo il pareggio di grande valore conquistato al Maradona contro il Napoli capolista, l’Udinese si prepara ad affrontare un altro appuntamento fondamentale per il proprio cammino in campionato. Domenica al Friuli, arriva l’Empoli di D’Aversa, una squadra in netta difficoltà nelle ultime settimane, ma che non va assolutamente sottovalutata.

I toscani, dopo una prima parte di stagione positiva, stanno attraversando un periodo nero, fatto di sconfitte e prestazioni sottotono. La classifica è tornata preoccupante, e questo li renderà un avversario ancora più insidioso. L’1-1 dell’andata è lì a ricordare ai bianconeri che l’Empoli sa essere un avversario ostico: allora fu Pellegri a punire l’Udinese nel primo tempo, prima del pareggio di Davis nella ripresa.

Per i friulani, l’obiettivo è dare continuità a quanto di buono fatto vedere contro il Napoli. La prestazione al Maradona ha mostrato un’Udinese compatta, coraggiosa e propositiva, capace di giocarsela alla pari con la prima della classe. È da lì che si deve ripartire. La trasferta partenopea non deve essere un caso isolato, ma va ripetuta in tutto e per tutto. Per vincere contro l’Empoli, infatti, servirà lo stesso atteggiamento, la stessa intensità e la stessa voglia di aggredire e creare gioco. Guai a pensare di affrontare la sfida con superficialità, perché è proprio in queste partite che si costruisce una classifica diversa.

Mister Kosta Runjaic sembra intenzionato a confermare il 4-4-2 che ha ben funzionato a Napoli. Ekkelenkamp e Atta dovrebbero agire ancora da esterni, pur non essendo propriamente ali pure. Entrambi hanno dato risposte importanti al Maradona e il tecnico tedesco vuole dare continuità alle loro prestazioni.

In avanti, spazio ancora alla coppia Lucca-Thauvin, con il bomber italiano che sta vivendo un ottimo momento di forma e il francese che garantisce qualità e imprevedibilità. E qui torna a galla il grande interrogativo: Alexis Sanchez. Il cileno, rientrato ormai da un mese e mezzo dall’infortunio, continua a essere relegato ai margini. La condizione fisica, fa sapere il suo entourage, è ottimale. Eppure, per Runjaic non sembra essere una prima scelta. Un fatto che fa discutere, considerando il valore assoluto e l’esperienza del giocatore. Il Nino non può essere un semplice comprimario, non può entrare solo per giocare gli ultimi dieci minuti. Un campione del suo calibro merita di essere protagonista, soprattutto in una squadra che ha bisogno di qualità e inventiva per fare il salto di qualità. Possibile che non ci sia spazio per lui? Il 4-4-2 effettivamente non sembra il sistema più adatto per esaltare le caratteristiche del cileno, che ama muoversi tra le linee e avere libertà di inventare. Ecco perché in tanti si aspettavano di vedere l’Udinese virare sul tridente, o quantomeno su un modulo che permettesse a Sanchez di giocare più vicino alla porta e non solo da subentrante di lusso. Ma Runjaic sembra al momento avere idee diverse e, al netto della buona classifica e di una squadra che sembra più solida rispetto a inizio stagione, il rischio è quello di sprecare il talento di un giocatore tornato a Udine proprio per fare la differenza. Un giocatore così, non può restare ai margini a lungo.

Domenica l’Empoli sarà un banco di prova importante. Vincere significherebbe chiudere quasi una volte per tutte il discorso salvezza e poter guardare con ambizione alla parte sinistra della classifica. Udinese, insomma, alla missione continuità, quella che più volte ha fallito in passato. Vedremo se questa volta riuscirà a dimostrare di essere una squadra finalmente matura e pronta ad alzare l'asticella. 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 14 febbraio 2025 alle 09:16
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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