Ci sono luoghi che non si dimenticano, che segnano l’inizio di tutto. Che diventano simbolo di ciò che si è stati e di ciò che, con coraggio e determinazione, si è riusciti a diventare. Per l’Apu Old Wild West Udine quel luogo ha un nome preciso: la palestra della scuola "Zardini" di Cussignacco. È lì, tra quelle pareti impregnate di pallacanestro e sacrificio, che oggi è tornato il presidente Alessandro Pedone, per celebrare un traguardo che profuma di storia: la promozione in Serie A1. Una promozione che sa di impresa. Ma anche – e soprattutto – di radici.

"Non abbiamo mai comprato un diritto. Noi nasciamo dai peggiori bar di Cussignacco" ha dichiarato Pedone con orgoglio e commozione. Una frase che è diventata un manifesto identitario, che racconta più di mille numeri la filosofia Apu: costruire dal basso, con sacrificio, passione, sudore e attaccamento al territorio.

Il presidente si è lasciato andare ai ricordi, visibilmente emozionato: "Nella stagione 2009-2010 giocavamo in questa palestra, che non è cambiata molto rispetto ad allora. Eravamo in Serie C, con Graberi capitano, e ci allenavamo in spazi modesti ma con un cuore immenso. Il pubblico era fantastico già allora, ci seguiva ovunque, e oggi continua a farlo al Carnera, con la stessa passione. Tutto è nato qui. Oggi, con la Serie A conquistata, tornare qui è come chiudere un cerchio".

È la favola di una squadra nata nei campi di periferia e cresciuta tra la gente, quella che Pedone ha raccontato e vissuto in prima persona. Lui, imprenditore friulano con il basket nel sangue, ha costruito pezzo dopo pezzo un progetto partito quasi per gioco, e oggi diventato esempio di eccellenza sportiva: "Ho realizzato il mio sogno. Faccio l’imprenditore e tutti gli imprenditori lavorano per vincere. Noi l’abbiamo fatto senza scorciatoie, senza acquistare un titolo. Abbiamo costruito tutto dal campo. Ed è questa la vittoria più grande".

Proprio per celebrare quel legame profondo con le origini, oggi Pedone ha donato la maglia celebrativa della promozione, con il claim “Noi veniamo dai peggiori bar di Cussignacco”, a Paolo Stradolini, Coordinatore del Consiglio di Quartiere 5 di Udine, e ai gestori dello storico bar di zona “La Nuova Torate”, punto di ritrovo di amici e tifosi bianconeri fin dagli albori. Un gesto simbolico, ma potentissimo. Un modo per riconoscere il ruolo che il territorio ha avuto in questa scalata, per dire grazie a chi c’era già allora, tra muri scrostati e panchine scomode, ma con lo stesso entusiasmo di oggi.

Perché la forza dell’Apu non è solo sul parquet: è nelle sue radici, nella sua comunità, in quella frase che Pedone ha reso leggendaria, pronunciata senza filtri e con orgoglio genuino: “Noi veniamo dai peggiori bar di Cussignacco”. È da lì che tutto è cominciato. Ed è da lì che Udine è tornata a splendere in Serie A1.

Sezione: Focus / Data: Mer 23 aprile 2025 alle 23:59
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print