Archiviata la sosta per le nazionali, l’Udinese tornerà in campo per la quarta giornata di Serie A al Tardini. La situazione, con i bianconeri in testa alla classifica, riporta alla mente quella di ben 24 anni fa, quando la formazione allora allenata da Luigi De Canio si preparava a essere ospitata a Parma da capolista. Il tecnico di Matera, tornato sulla panchina dell’Udinese nel 2016, ha raccontato quei ricordi in un’intervista al Messaggero Veneto: "È molto curiosa questa coincidenza che mi riporta a ricordi indelebili, ma sono due situazioni molto diverse, soprattutto perché questo Parma è una neopromossa, mentre quello che affrontammo noi allora può rientrare senza dubbio tra le squadre più forti mai costruite nel calcio italiano. Similitudini tra le due squadre? Una sola, ma molto importante, la dotazione in attacco. E qui mi riferisco a Thauvin e a Sanchez, quando rientrerà, perché con giocatori così il gol è quasi una certezza anche per come contribuiscono ad elevare il rendimento dei compagni. Già in passato l’Udinese ha vissuto situazioni analoghe, basti pensare ai bomber Di Natale, Bierhoff, Amoroso, e anche nella mia gestione ci bastava dare la palla a Muzzi e Locatelli".

Infine, facendo un focus sull'attuale situazione delle due squadre che si sfideranno nella serata di lunedì 16 settembre: "Il privilegio di una posizione da capolista accresce l'autostima e la fiducia, componenti che possono cambiare anche il percorso del rendimento dei singoli, e portare così a un campionato di ricche soddisfazioni. Ora l’Udinese arriva da capolista a Parma in buona condizione, gode di buona salute ed è quella che andrà preservata anche grazie alla fortuna di non avere infortuni rilevanti. Molto passa da lì, come dalla testa. Pecchia è uno di quei pochi giocatori che ha studiato e il tempo gli ha dato ragione. Il suo Parma è dinamico, aggressivo e sa attaccare portando molti uomini in fase offensiva, non è solo di ripartenza e non si accontentano".

Sezione: Gli ex / Data: Mer 11 settembre 2024 alle 10:00
Autore: Alessandro Di Lenarda
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