Intervistato dal Messaggero Veneto, Dino Zoff, storica icona del calcio italiano e friulano doc, ha ricordato così il grande Bruno Pizzul: "Se n'è andato un uomo vero e non è poco. Per me era un amico di vecchia data, negli ultimi anni ci frequentavamo un po’ meno perché io sono qui in “trasferta” a Roma, ma in estate qualche merenda sotto gli alberi di casa mia la facevamo ancora. I primi ricordi? Da ragazzi, quando ci si incontrava nelle sagre di Paese. Da calciatori non ci siamo mai affrontati, prima perché lui aveva qualche anno più di me poi perché io, come carriera, sono andato un po’ più lontano di lui. Siamo sempre stati due sportivi, parlavamo spesso di cose di campo ma soprattutto di comportamenti che sono sempre la cosa più importante". 

Zoff descrive poi il Pizzul calciatore e giornalista: "Era un calciatore prestante, il fisico gli permetteva di essere abbastanza autoritario in campo. Come giornalista, diciamo che il suo era uno stile molto friulano, asciutto. Andava al succo delle cose e il fatto di aver fatto il calciatore lo aiutava nel giudicare le varie situazioni. Avevamo un grande rispetto dei rispettivi ruoli diciamo così “istituzionali”, evitavamo confidenze e battute, quello era l’ambito lavorativo. In quel contesto eravamo allenatore e giornalista, all’esterno tornavamo a essere due amici. Parlavamo in friulano e la cosa ci veniva abbastanza naturale. Lo definirei un friulano che ci ha rappresentato nel migliore dei modi in Italia e all’estero. Noi siamo sempre stati orgogliosi delle nostre radici e dei valori che ci sono stati trasmessi".

Sezione: Notizie / Data: Gio 06 marzo 2025 alle 09:30
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95
vedi letture
Print