Massimo Giacomini esprime un’opinione positiva sul lavoro di Kosta Runjaic con l’Udinese, nonostante le sfide iniziali. Il mister tedesco, che ha preso le redini della squadra quest’estate, ha mostrato delle buone intuizioni durante il primo mese di preparazione, ma Giacomini avverte che potrebbero essere necessari ulteriori aggiustamenti e tempo per vedere risultati concreti.

Come riportato dal Messaggero Veneto, Massimo commenta le recenti prestazioni dell’Udinese, inclusa la sconfitta contro l'Al Hilal, sottolineando sia i punti di forza che le criticità. Tra le principali preoccupazioni, ci sono indubbiamente i due esterni, cruciali per il modulo 3-4-2-1 di Runjaic. “Nel sistema attuale, gli esterni devono essere in grado di attaccare e difendere efficacemente sulle fasce”, osserva Giacomini, e "diciamo che con Molina e Udogie mi sentirei più tranquillo, anche per una questione di equilibrio nei ripiegamenti".

Sul piano positivo, Giacomini apprezza l'approccio tattico di Runjaic. "E qui passiamo ai pregi della squadra che potrà sviluppare il gioco cercando sempre l’affondo come ha fatto bene Lovric a Vienna. L’idea è proprio quella di creare le condizioni in cui si possa attaccare con più uomini. Tuttavia, va ricordato che quando l'avversario ti mette sotto bisogna tornare a dar manforte e Thauvin si spreme molto più di Samardzic che, a mio avviso, più che trequartista di sinistra potrebbe fare la mezzala di destra, aumentando la qualità in mediana»

A proposito di Sanchez invece aggiunge: " Nella sua ultima stagione all’Inter Sanchez ha fatto vedere che può essere l’uomo dall’ultima mezz’ora, e questo è, mentre l’Udinese necessita di giocatori che devono correre e lottare per tutti i 90 minuti".

Nel reparto offensivo, viene elogiata a versatilità di Lucca e Davis, notando che la presenza di due attaccanti fisici e complementari può essere vantaggiosa per la squadra: "Benissimo così perché due attaccanti così fisici, ma anche così diversi come Lucca e Davis, possono far cambiare tattica e risolvere problemi quando bisogna cambiare la partita. Tra l’altro resto convinto che se l’Udinese avesse avuto Davis abile la scorsa stagione non sarebbe arrivata a giocarsi la salvezza a Frosinone".

A proposito di mercato invece, sostiene che Bijol debba assolutamente rimanere con l'Udinese. Se Perez dovesse partire, ci sarebbe sempre Kristensen alle sue spalle. 

Infine, Giacomini esprime apprezzamento per il metodo di lavoro analitico e multilingue di Runjaic. "Ho visto il suo metodo di lavoro analitico, quasi matematico, ma al di là credo che parta con dei vantaggi indiscutibili legati al suo essere profondamente europeo. Per prima cosa parla inglese, e per come è strutturata la rosa dell’Udinese è meglio che ci sia un tecnico straniero che sa due o tre lingue, piuttosto che un italiano che deve farsi tradurre ogni volta che parla». Aggiunge poi : "Ha allenato in Polonia, dove non così facile come si può pensare, quindi non è uno sprovveduto. Possiamo fare un paragone con il nostro Marco Baroni che all’estero è uno sconosciuto, ma che è arrivato alla Lazio dopo anni di gavetta. Ecco, magari Pozzo ha trovato il Baroni che cercava in Polonia, ma bisognerà dargli tempo".

Sezione: Notizie / Data: Lun 05 agosto 2024 alle 10:36
Autore: Giorgia De Marchi
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