L'Udinese arriva alla prima sosta per le nazionali da prima in classifica. Seconda vittoria in casa contro il Como, che mister Kosta Runjaic commenta così in conferenza stampa: "Siamo sulla buona strada, abbiamo vinto la seconda partita casalinga, abbiamo giocato la terza partita andando a punti, siamo contenti del nostro cammino. Possiamo migliorare, ma il momento è bello, abbiamo lavorato intensamente nella preparazione, vedo passi avanti, ma con dettagli da migliorare. Diventeremo sicuramente più stabili e forse riusciremo anche a vincere con un po' meno confusione".

Ha lavorato sulla mentalità?

"Fin dall'inizio abbiamo rafforzato l'autostima, la stagione non è stata facile, ma a cosa nostra dobbiamo mostrare la nostra forza. Nel nostro stadio dobbiamo portare grande energia ed è quello che abbiamo fatto, ci abbiamo lavorato durante gli allenamenti. Sono risultati che ci ricompensano per il nostro lavoro, ma siamo ancora lontani per la stabilità necessaria per giocare in modo solido in Serie A. Dobbiamo mostrare le nostre qualità, è il primo passo del nostro percorso, dobbiamo dimostrare che è possibile vincere lottando fino alla fine".

Fabregas parla di partita dominata dal Como.

"Se dice così allora è così".

Ha detto qualcosa a Brenner?

"Nulla di particolare, sono contento per la squadra e per lui, ha segnato il gol vittoria, per lui come per la maggior parte dei giocatori questa è una ricompensa per il lavoro svolto nelle settimane, ma anche lui non deve adagarsi sugli allori. Si può mostrare le qualità solo se si ha costanza e si migliora, anche fisicamente, ci lavoreremo con lui in modo specifico".

Iker Bravo? Il suo giallo?

"Sono contento che abbia fatto il passo, abbiamo dovuto anche difendere molto nel secondo tempo, questo è vero, inoltre ha avuto un paio di buone azioni e ha dimostrato che ha una buona qualità con il pallone tra i piedi, dobbiamo lavorare sulle transizioni e mettere più energia. Per quanto riguarda il giallo, l'ultimo che ho preso è stato cinque anni fa in Polonia, ma mi sono scusato con l'arbitro perché bisogna tenere la testa, ma fa anche parte di questo sport, il calcio è emozione e siamo umani anche noi tecnici".

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 01 settembre 2024 alle 23:32
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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