Gokhan Inler è stato designato dall’Udinese come nuovo responsabile dell’area tecnica del club. In un nuovo ruolo, lo Svizzero proverà a portare le qualità mostrate sul campo con la maglia bianconera, a servizio della società ma soprattutto dei tanti giovani che faranno parte del gruppo squadra nella prossima stagione.
“Qua un giocatore quando entra ha tutto, ma devono sapere che popolo abbiamo qui. C'è da crescere e migliorare. Vedo molte possibilità dall'esterno ma i ragazzi devono spingere al massimo perché in altre società non avevo queste cose. Il giocatore deve solo pensare a giocare". Con poche parole, durante la sua conferenza stampa di presentazione, Inler ha fatto capire la mentalità che deve essere presente all’interno dello spogliatoio. Una mentalità che l’ex centrocampista bianconero ha sempre dimostrato sul campo nei suoi anni a Udine. Il classe 1984 è arrivato in Friuli nel 2007, a soli 23 anni, vestendo la maglia bianconera per quattro stagioni e vivendo probabilmente il miglior periodo del club negli ultimi vent’anni. L’ex centrocampista ha condiviso in quegli anni lo spogliatoio con giocatori e uomini di spessore, che hanno sicuramente contribuito alla sua crescita sia tecnica che caratteriale. Di Natale, Pinzi, Sanchez, sono solo alcuni dei giocatori con cui Inler ha giocato. Ma lo stesso Gokhan è stato uno dei grandi protagonisti degli anni d’oro di quell’Udinese.
Lo svizzero infatti, in quattro anni è diventato il padrone del centrocampo bianconero. Un centrocampista difensivo dalle grandi doti tecniche, ma soprattutto con una grande grinta e grande personalità. Nonostante la giovane età al suo arrivo in Italia, Inler si è calato a pieno nello spirito udinese e soprattutto del popolo friulano, combattendo ogni partita su ogni pallone, senza risparmiarsi mai. Uno stile di vita più che di gioco, che Inler manifestava già in giovane età, come testimoniavano le sue parole in un'intervista del lontano 2008 per Swissinfo, quando lo Svizzero aveva solo 24 anni: "Bisogna dare tutto per il calcio, concentrarsi sul proprio lavoro e non compiacersi per i successi. Ogni giorno è una nuova sfida e si deve dare il tutto per tutto. Avere delle qualità sportive è sicuramente importante, ma non è tutto. Nel calcio le cose possono cambiare in maniera molto rapida: si deve quindi lavorare seriamente ed essere un esempio di serietà anche fuori dal campo".
Come anticipato, il nuovo responsabile dell'area tecnica ha sottolineato l'importanza di riconoscere quanto sia grande la passione del popolo che segue questa squadra. Tutto questo dall'Inler giocatore era stato recepito al cento per cento e questa mentalità gli ha permesso di crescere anno dopo anno e di contribuire alla grande scalata che l'Udinese ha vissuto in quegli anni, fino alla conquista dei preliminari di Champions League nel 2011.
Ora per Inler si apre la seconda avventura bianconera, con dei compiti altrettanto complessi e di responsabilità, che l'ex centrocampista bianconero non ha però paura di affrontare. Sicuramente, la carica è alta per questa nuova esperienza e la volontà di Inler è quella di provare a calarsi nella figura di leader per i tanti giovani che il prossimo anno vestiranno la maglia bianconera, come testimoniato dalle sue parole in conferenza stampa nella giornata di presentazione: “Totò quando sono arrivato ha fatto quel ruolo di leader, il calcio è cambiato. Ci sono più giovani con meno esperienze da leader. Gli starò dietro ogni giorno, se hanno già tutto però non possono lamentarsi ma devono lavorare".
Quella di Gokhan Inler sarà una figura fondamentale sia in campo dirigenziale che dentro il rettangolo di gioco, per l’influenza che potrà portare alla squadra. Un leader che ha appeso gli scarpini al chiodo ma che ha mantenuto questa forte mentalità, pronto a trasmetterla ai giovani bianconeri di oggi.
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