L'APU Udine si aggiudica la rivincita nel derby contro Cividale dopo la sconfitta subita a metà ottobre. La squadra di coach Vertemati, a differenza di quanto capitato spesso in questa stagione, è partita subito forte con la specialità della casa: 3/3 da tre punti nei primi 4 minuti, diventato 4/8 a fine primo quarto. In attacco Udine è stata brava a creare distacco in modo da mantenere un margine di vantaggio quando le percentuali sono calate. La difesa è stata ancor più determinante: solo 14 punti concessi nel primo quarto e 66 totali a una squadra che segna in media quasi 80 punti. 

Le scelte difensive di Vertemati hanno pagato: la stella Redivo non è riuscita a brillare. Merito di un Ikangi prima e di un Alibegovic poi francobollati all'argentino, che non è riuscito a trovare un solo tiro facile in tutta la partita. Una difesa aggressiva garantita anche da Johnson - che non ha sfigurato sui cambi difensivi in cui si trovava accoppiato al play - e da un Hickey in stato di grazia. Un apporto fondamentale è arrivato anche da Caroti, capace di limitare Rota.  

I bianconeri sono scesi sul parquet senza un centro puro, ammesso che si possa parlare ancora di ruoli nel basket moderno, con Johnson da 5 e Da Ros da 4. L'ex canturino non è riuscito a incidere come nella precedente partita contro Verona (merito del lavoro di Ferrari in difesa), ma Pullazi ha saputo entrare con il piglio giusto quando è stato chiamato in causa. L'americano si è comportato molto bene anche contro Berti, nonostante conceda diversi centimetri all'avversario.

In attacco il bottino viene, come di consueto, diviso tra vari attori: sono quattro i giocatori in doppia cifra. Poter disporre di Hickey fa però la differenza: MVP del match e protagonista assoluto in ogni parte del campo. Senza dubbio la partita più completa da quando è arrivato a Udine, chiusa con 26 punti, 6 rimbalzi e 7 assist. Il PalaCarnera resta inviolato e la banda del presidente Pedone, pur senza proclami, continua a sognare.

Sezione: Focus / Data: Gio 16 gennaio 2025 alle 13:00
Autore: Francesco Maras / Twitter: @francescomaras
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