L’Udinese di mister Kosta Runjaic è una squadra di certo rinnovata nello stile e nelle idee di gioco. Non lo è però dal punto di vista degli interpreti: parte preponderante dell’undici iniziale scelto dal tedesco nelle prime uscite stagionali è lo stesso della stagione passata. Elemento di novità, invece, è Jesper Karlstrom, divenuto già un pilastro del centrocampo bianconero.

Sceso in campo per poco più di mezz’ora nella trasferta di Bologna, lo svedese ha invece esordito dal titolare contro la Lazio e si è guadagnato un posto dal primo minuto anche nella vittoria casalinga contro il Como. Due prestazioni autorevoli in quel ruolo che per anni è stato di Walace, aggiungendo alle qualità di interdizione del brasiliano una maggiore fluidità e sicurezza in fase di possesso.

Quella bianconera sembra però una squadra nuova a parità di interpreti. Il segreto sta quindi nell’aspetto mentale, sul quale l’allenatore tedesco assieme al responsabile dell’area tecnica Inler sta lavorando con dedizione fin dai primi giorni del suo mandato. Quello spogliatoio senza leader di qualche mese prima sembra finalmente aver trovato un equilibrio ed essersi compattato da vera squadra. La maggiore aggressività in campo non può essere l’unico elemento capace di far svoltare l’Udinese: il merito va ricercato in un cambiamento a livello di mentalità che sta portando i suoi frutti, a livello di gioco e di classifica.

Sezione: Focus / Data: Gio 05 settembre 2024 alle 13:00
Autore: Alessandro Di Lenarda
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