Si è concluso sul 75-73 un derby che è stato uno spot per tutto il movimento cestistico friulano. La tripla di Miani e la gestione dei liberi nei secondi finali ha indirizzato gli episodi dalla parte delle Eagles che tutto sommato hanno meritato la vittoria. A distanza di più di 24 ore dalla partita, queste sono le 5 verità che ci ha lasciato UEB Cividale-Apu Udine: 

1) Il fattore PalaGesteco: Forlì, Brindisi e ora Udine. Tre vittorie su cinque in un inizio di stagione assai complicato per i ragazzi di coach Pillastrini ma con un fil rouge ben delineato: al PalaGesteco non si passa. La UEB si trasforma, trova energie nascoste spinta anche da un pubblico sempre trascinante e propositivo a sostenere i propri ragazzi durante i 40 minuti. Un campo ostico dove per le altre diventa sempre più difficile andare a vincere. 

2) Gli americani di Udine: nuovi ruoli, nuovi meccanismi da trovare. Rispetto alla solita accoppiata guardia-centro, quest'anno l'Apu ha puntato su un play e un lungo. Due giocatori di assoluto livello ma che ancora si devono trovare con i compagni. O forse i compagni devono adeguarsi a due stranieri in ruoli diversi rispetto alla passata stagione. Nella serata in cui dovevano essere protagonisti, il risultato è stato un Hickey ben marcato e Johnson in "serata no" per usare le parole di coach Vertemati.

3) Cividale abituata alla battaglia: vincere aiuta a vincere e farlo nei possessi finali ti rende a tutti gli effetti una squadra battagliera. Questo è lo spirito della UEB che si dimostra il classico avversario da "stordire" con un distacco importante il prima possibile perché gli basta una fiammata per invertire l'inerzia del match. Chiedere a Udine, in vantaggio per 35 minuti...

4) Roster di titolari per un campionato lungo: nonostante la sconfitta, l'Apu conferma di avere un roster lungo e all'altezza per questa nuova formula del torneo. Ambrosin, Ikangi e Pini non pervenuti ma comunque sette titolari a disposizione di Vertemati per andare a un tiro libero dalla vittoria. Le intenzioni per mantenere un ritmo "ammazza campionato" ci sono tutte, ora servirà costanza e gestione delle energie fisiche e mentali. 

5) Non più una sorpresa UEB: tre vittorie in un inizio di stagione assai complicato. L'ultima nel derby. Cividale ora non si può più nascondere, soprattutto perché le altre si sono accorte di quello che sta costruendo coach Pillastrini. Un gruppo che si conosce da anni a cui è stato aggiunto un giovane esplosivo come Ferrari (senza dimenticare Marangon) e Marks: i playoff quest'anno devono essere l'obiettivo minimo. 

Sezione: Focus / Data: Ven 18 ottobre 2024 alle 07:00
Autore: Alessandro Vescini
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