Dario Marcolin sull'Udinese: "I bianconeri devono tornare quelli di quattro settimane fa"

L'Udinese deve ritrovare se stessa. Dopo quattro sconfitte consecutive, servirà un'inversione di marcia per chiduere al meglio il campionato. 

Dario Marcolin, opinionista per Dazn, ha analizzato il momento vissuto dall'Udinese in quest'ultimo mese, parlando così ai microfoni del Messaggero Veneto: "L'Udinese si è presa una pausa di riflessione, ora deve tornare a fare l'Udinese. Contro il Milan ho visto una squadra più 'leggera' dal punto di vista difensivo". 

Marcolin poi prosegue analizzando gli aspetti su cui i bianconeri possono provare a migliorare: "Non è possibile buttare via il pallone. Soprattutto nel reparto arretrato non è stata una bella Udinese, quella vista coi rossoneri. Non porrei l’accento tanto sui quattro gol, subiti quanto sulla facilità di ripartire che ha avuto il Milan: i friulani solitamente non lasciano così tanti spazi. Quando ti devi salvare hai un atteggiamento più guardingo, contro i rossoneri invece il gruppo è stato appunto più leggero. Lo si è notato, per esempio, sul gol di Leao che ha aperto le marcature: il portoghese è rimasto da solo al limite dell’area. Quando giostrava sulla fascia, in prossimità della panchina di Runjaic, Ehizibue e Kristensen lo raddoppiavano. C’è anche da dire, tuttavia, che l’Udinese ha anche affrontato il miglior Milan della stagione, corto e messo in campo, che ha concesso poco spazio all’avversario". 

Su Thauvin e Lucca invece analizza: "L’Udinese sotto il profilo offensivo dipende da Thauvin. È un giocatore che altre squadre non possono vantare. Per quanto riguarda Lucca, ho notato due aspetti nella sfida col Milan: è stato poco servito ed è stato allo stesso tempo marcato bene. Si è visto poco. Se sta attraversando un periodo di appannamento? Sta tirando la carretta, è un po’ stanco". 

Infine, un commento anche su Okoye e Atta: "Sul gol del 2-0 del Milan un gigante come Okoye deve uscire e intervenire. Atta si dà da fare in mezzo, crea qualcosa. È intraprendente, ha polmoni e ha un raggio d’azione molto ampio. Ha bisogno di essere nel vivo dell’azione, di toccare spesso il pallone".