Gli Alfa Sistemi White Sox proseguono la loro preparazione alla Serie A. In questi giorni la squadra è impegnata nel memorial dedicato al “Giaguaro” Luciano Miani. Un allenatore storico per la piazza buttriese che con la sua esperienza a contribuito tantissimo per la crescita del baseball a Buttrio negli ultimi Anni ’90. Le parole di chi raccolse il suo testimone negli Anni ’00, Rolando Cretis che ottenne una promozione in A2 nel 2008. Poi la sua carriera conobbe altre tappe, prima del ritorno 4 anni fa nelle vesti di pitching coach (allenatore dei lanciatori), ruolo che ricopre anche per la Nazionale Italiana.

Qual è l’obiettivo alle porte di questa stagione in Serie A?

“Prima di tutto la salvezza. È normale per una neopromossa, visti tutti i dubbi che ci possono essere quando si fa un salto di categoria. Col tempo capiremo cosa possiamo dare noi e conosceremo i nostri avversari. Se prenderemo un buon ritmo poi potremo provare a fare anche qualcosa in più”.

Tanti dei nuovi innesti andranno a rinforzare il parco lanciatori. Il monte sarà un fattore chiave per la categoria.

“La Serie A richiede un numero maggiore di lanciatori rispetto alla Serie B. Si tratta di un impegno molto più importante, per cui la società si è fatta carico di questa richiesta, ampliando il pitching staff in modo consono alla categoria.
Abbiamo delle conferme e dei giocatori nuovi. L’innesto di Gergolet ci porta un giovane promettente nel giro della nazionale. Con Bertoldi acquisiamo un semi-veterano che ha già alle spalle diverse stagioni di Serie A. Un gradito ritorno è quello di Barchetta che è un ragazzo cresciuto nel vivaio del Buttrio. Abbiamo riconfermato De Stefano, così come Perez, uno degli artefici della promozione. Pure quella di Gerli è una conferma al 100%. Sono ragazzi che meritano la Serie A. Tornando ai nuovi abbiamo innestato Obregon da Cuba, ottimo rinforzo, che tornerà utile per la seconda partita di ogni domenica”.


Per chi ha meno familiarità con il norme, come mai il cubano Obregon potrà giocare solo in Gara Due?

“Il regolamento della federazione pone un limite nell’uso dei lanciatori. In gara uno, sul monte possono salire solamente giocatori AFI (Atleti di Formazione Italiana). Lo slot del lanciatore straniero viene riservato per gara due. Sono piccole normative importanti che richiedono un costante aggiornamento da parte degli staff tecnici. Un errore in questi termini può portare a sconfitte a tavolino”.

Infine, cosa ti ha spinto a rimanere in questa piazza?

“Sono affezionato a Buttrio. Qui avevo iniziato la mia carriera da allenatore, poi ci siamo ritrovati e questo adesso è il mio 4° anno consecutivo qui. Non potevo certo tirarmi indietro dopo una promozione in Serie A. Ad ogni modo la mia scelta di continuare dipende soprattutto dal fatto che qui posso lavorare bene. C’è una grande collaborazione all’interno dello staff degli allenatori e questa è la mia ragione principale”.

Sezione: Altri sport / Data: Lun 14 aprile 2025 alle 17:53
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print