Sandi Lovric è stato ospite stasera ad Udinese Tonight su TV 12. Tra gli argomenti toccati la partita contro il Torino, la sua stagione sino ad ora e le aspettative per il futuro. 

Sulla partita di ieri, ha avuto molto su cui pensare:"Non era facile dormire stanotte perché penso che quando sei davanti 2 a 0 in casa, devi chiudere…Non siamo riusciti a tenere il risultato, è un punto… È sempre un punto importante ma c’è rammarico"

"Sono sicuramente i dettagli e poi i momenti della partita a fare la differenza. La partita era un po' bloccata, tre gol su quattro sono arrivati su calci piazzati…Sono momenti in cui devi essere maturo, fare gol, le cose giuste al momento giusto. Possiamo crescere. Davanti a noi comunque c’era il Torino, una squadra che ha esperienza. Loro erano un po’ chiusi, non c’era tanto spazio. Abbiamo decisamente giocato partite più belle."

 Runjaic, in conferenza dopo la parita di ieri, ha ammesso che "l'Udinese è questa", forse intendendo che quella bianconera sia si una buona squadra, ma che forse non è ancora pronta a volare.  Lovric è parzialmente d'accordo, ma è anche certo che lui e i suoi compagni possano fare di meglio:"Il calcio è cosi, è fatto soprattutto di errori. Chi ne fa meno, vince. Grandi squadre come Inter, Napoli…loro oltre a fare gol, che è un altro discorso, non fanno errori. Noi dobbiamo crescere come squadra, dobbiamo iniziare a capire quali sono i momenti importanti…Si può sempre sbagliare, ma bisogna essere in grado di rimediare. La squadra dovrà imparare a reagire, è questo il passo che dovremo fare nel nuovo anno". 

Spesso e volentieri, nel corso delle partite, si tende ad incolpare un singolo. Magari ha la giornata storta, magari in quella partita proprio non ne vuole andare una dritta. Sandi sostiene non sia corretto, anzi. Lui ritiene che la colpa vada presa come gruppo:"Io penso che sia difficile spiegare cosa succede in un certo momento, quando si sbaglia. Quando uno gioca, si impegna al massimo. Non è mai colpa di un singolo, non è corretto puntare il dito su uno solo. Noi come squadra dobbiamo crescere, a livello difensivo ed offensivo - perché facciamo gol ma possiamo migliorare".

"Abbiamo comunque fatto tanti punti. Ma c’è ancora spazio per crescere, c’è spazio per fare ancora meglio. Se vediamo l’anno scorso, dove abbiamo sofferto tutti, quest’anno sicuramente abbiamo fatto meglio. Vinciamo di più, la squadra ci crede anche di più. L’obiettivo è quello di fare sempre meglio e crescere". 

Lovric è ormai a quota 89 presenze in bianconero tra Coppa Italia e Campionato. Per quanto riguarda la stagione in corso, ha collezionato 19 presenze, 1 gol e 2 assist. Di queste diciannove presenze, in 14 partite è sceso in campo come mezz'ala, il resto da mediano. Ma lo sloveno in che ruolo preferisce effettivamente scendere in campo?

"Penso che il mio ruolo ideale sia quello da mezz’ala. Il gioco ovviamente cambia se sei mezz' ala o sei mediano. Come mezz’ala dall’inizio sei già più avanti e cambiano le possibilità di andare in gol. Io comunque credo di aver abbastanza esperienza per adattarmi a entrambi i ruoli".

"Adesso poi gli avversari ti conoscono un po’, sanno come bloccarti e come seguirti. Quando l’avversario prova a chiuderti devi essere bravo a trovare soluzioni e fare del tuo meglio".

E tirando un po' le somme, sull'anno che volge al termine, il momento più bello e più brutto per lui coincidono: il match a Frosinone. Brutto, per la paura e per la tensione prima di scendere in campo e per quel vantaggio che non arrivava. Ma poi...

"Vincere è stata un emozione ed una liberazione incredibile".

Qualche parola, poi, su Alexis Sanchez - che ieri ha fatto il suo secondo esordio in maglia bianconera davanti al popolo friulano:"è un campione; con la sua presenza e la sua mentalità da grande spinta alla squadra. Alza il livello, poi la carriera che ha fatto è immensa". 

E alla fine, un pensiero ai tifosi bianconeri che lo sostengono ogni giorno:"Sento molto l’affetto del popolo friulano e ne sono orgoglioso; vuol dire che sto facendo un buon lavoro".

Sezione: Notizie / Data: Lun 30 dicembre 2024 alle 21:29
Autore: Stefania Demasi
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