Dopo i violenti scontri avvenuti sabato sera alla stazione di Basiliano, nel post-partita tra Udinese e Venezia, sette degli otto tifosi arrestati sono stati scarcerati. Il gruppo di facinorosi, fermato subito dopo l’assalto al treno che trasportava i supporter lagunari, è comparso oggi in Tribunale a Udine per il processo per direttissima davanti al giudice Matteo Carlisi, che ha convalidato tutti gli arresti.

Le accuse e le condanne

I reati contestati includono blocco ferroviario, rissa aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e utilizzo di artifizi pirotecnici e bastoni in occasione di eventi sportivi.

Nello specifico, i cinque tifosi austriaci del Salisburgo hanno patteggiato una pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione, mentre un loro connazionale di origine bosniaca ha ricevuto una condanna leggermente più severa, 2 anni di reclusione.

Per quanto riguarda i due giovani residenti in Friuli, un cittadino di origine albanese ha patteggiato 1 anno e 10 mesi. Tutti hanno ottenuto la sospensione condizionale della pena e sono stati rimessi in libertà.

Diversa la situazione per l’ottavo tifoso, un giovane senegalese, che rimarrà agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, in attesa di ulteriori sviluppi, poiché il suo avvocato ha richiesto più tempo per preparare la difesa. Il ragazzo, essendo studente al quinto anno delle superiori, potrà comunque recarsi a scuola.

Daspo per cinque anni e nuove indagini in corso

Il Questore di Udine, Domenico Farinacci, ha emesso per tutti e otto gli ultras un Daspo della durata di cinque anni, impedendo loro di partecipare a manifestazioni sportive. Nel frattempo, la Questura di Udine prosegue le indagini per identificare altri soggetti coinvolti nei tafferugli, con l’obiettivo di far luce sull’intera dinamica dell’assalto e individuare eventuali ulteriori responsabilità.

Sezione: Notizie / Data: Lun 03 febbraio 2025 alle 19:18
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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