Razvan Sava è stato protagonista di un'altra partita ai limiti della sufficienza contro il Venezia. Una prestazione offuscata soltanto dalla pessima prestazione del suo pari ruolo Joronen, colpevole su due dei tre gol dell'Udinese. Il portiere rumeno era arrivato come alternativa a Okoye, ma ha scalato presto le gerarchie: ora, inoltre, la sua posizione è consolidata dalle vicende extracalcistiche del nigeriano.  

La sua inamovibilità non è però giustificata al momento dalle prestazioni, in particolare nelle ultime gare. Dal suo esordio con il Monza alla quindicesima giornata, il numero 90 ha mantenuto inviolata la porta soltanto in due occasioni, contro Verona e Atalanta - partita in cui ha salvato il risultato allo scadere sul tiro insidioso di Samardzic - subendo 15 reti in 9 partite. Negli ultimi tre match contro Como, Roma e Venezia, ha dimostrato i suoi limiti. 

Contro Como e Roma ha mostrato troppa indecisione nelle uscite, non intervenendo sul cross che ha portato all'autogol di Bijol in riva al Lario e uscendo in maniera sconsiderata su El Shaarawy contro la squadra di Ranieri. Contro il Venezia due dei suoi errori hanno riaperto la partita: dopo aver sistemato una barriera approssimativa, il suo posizionamento non impeccabile sulla punizione - potente ma non particolarmente angolata - ha riaperto la partita sul 2-1; l'ennesima uscita titubante su calcio d'angolo ha invece causato il pareggio ospite a dieci minuti dalla fine.  

In una squadra che trova il gol con difficoltà, la regola più ovvia sarebbe quella di non concederne. C'è bisogno del contributo di tutto il reparto difensivo per continuare con il piede giusto una stagione che può ancora regalare soddisfazioni.

Sezione: Focus / Data: Dom 02 febbraio 2025 alle 15:35
Autore: Francesco Maras
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