Manca ancora l’annuncio ufficiale, ma la Serie A è pronta ad accogliere il primo calciatore iracheno della sua storia, tale Ali Adnan (Ali Adnan Kadhim Al-Tameemi il nome completo) che l’Udinese ha strappato ai turchi del Caykur Rizespor, formazione militante nel campionato turco. Soprannominato in patria il “Bale Asiatico”, è un esterno sinistro ambidestro bravo sia in fase difensiva che offensiva. Fisico statuario (188 cm) e grandi doti di corsa, il ragazzo si è fatto notare ai mondiali U20 del 2013 dove trascina l’Iraq ad un incredibile quarto posto (la Francia di Pogba vincerà la competizione) e attirandosi le attenzioni di club come la Roma, in passato vicina al suo cartellino.

Garantiscono per lui due signori che a Udine hanno fatto la storia, Zico e Zaccheroni. Il Galinho lo ha fatto esordire in nazionale maggiore quando allenava l’Iraq (2012), mentre Zac lo ha affrontato in una partita per le qualificazione mondiali, quando il tecnico emiliano allenava il Giappone, definendolo in una recente intervista come “dotato di buona gamba e pronto per giocare in Italia”.  Resta solo da capire se il ragazzo resterà questa stagione a Udine o verrà girato in prestito (al Watford o al Granada), con le ultime indiscrezioni che danno Adnan in permanenza a Udine (a partire dovrebbe essere Gabriel Silva, che con Adnan condivide la posizione in campo).

Ma la biografia di questo ragazzo ci riserva una grande sorpresa, perché la vita di Ali Adnan è una di quelle da raccontare, una storia che dovrebbe far riflettere tutti quelli che definiscono i giovani di oggi come privi di ideali, con l’unico scopo di far soldi e divertirsi. Nel 2013, dopo il già citato Mondiale U20 e un premio come miglior giovane calciatore d'Asia, Ali torna a casa nella sua città natale, Baghdad, dove da bambino ha dato i primi calci al pallone. C’è una patria da difendere, perché l’ISIS è un nemico pericolosissimo e sta mettendo in serio pericolo la repubblica irachena. Il padre e il suo agente provano a dissuaderlo, ma come testimoniano alcune foto scattate al fronte, Adnan decide di fare di testa propria e raggiunge il fronte per unirsi alla resistenza. Niente più pallone, scarpette e sogni di gloria, ma solo proiettili, stivali pesanti  e tanto coraggio con gli ideali di libertà e di patria come bagaglio personale, un bagaglio che in molti, nel nostro paese in primis, dovrebbero riscoprire.

L’esperienza dura due settimane, poi il ragazzo si fa convincere e torna a giocare in Turchia, dove in due stagioni totalizza 40 presenze e tre reti, convincendo l’Udinese a puntare su di lui. Buono anche lo score in nazionale, con già 33 presenze all’attivo nonostante la sua giovane età, nazionale di cui è già uno dei leader nonché primo tiratore di rigori e punizioni. A conferma della popolarità del ragazzo nel suo paese c’è stato l’assalto alla pagina Facebook dell’Udinese Calcio, letteralmente invasa da sportivi iracheni pronti a sostenere il loro beniamino e la sua nuova squadra in questa nuova avventura. Ora non ci resta che attendere l’ufficialità, ma già non vediamo l’ora di vedere all’opera il “Bale Asiatico”, che magari non sarà devastante come il famoso gallese in forza al Real Madrid, ma di certo ci lascia ben sperare nel suo impegno e nella sua voglia di lottare (due doti di cui abbiamo tanto bisogno), perché un ragazzo con le idee così chiare e con un coraggio da vendere, non può che trasmetterci queste sensazioni.

Maurizio Pilloni - TuttoUdinese.it

Ali Adnan VideoClip
Sezione: Primo Piano / Data: Mar 16 giugno 2015 alle 20:00
Autore: Maurizio Pilloni
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