La UEB Cividale sbanca il Pala Flaminio di Rimini con una tripla di Redivo all'ultimo istante. 89-90 il punteggio finale, che permette agli uomini in maglia gialloblu di conquistare la seconda vittoria consecutiva. 

Al termine del match, sono arrivate le parole di coach Stefano Pillastrini: "Non ci è andata male. La partita è stata vinta sugli episodi ma penso che sia stata una prova di solidità importante. Quando fai un primo quarto da 15-3 a rimbalzo e finisci vincendo 35-29 si capisce quanto a livello agonistico la squadra sia cresciuta durante il match. La squadra ha reagito con carattere e volontà importanti. Temevo questo inizio, perchè mercoledì abbiamo vinto una gara intensa anche a livello di energie mentali. In questi giorni abbiamo fatto fatica ad allenarci perchè i giocatori erano un po' svuotati. Abbiamo lasciato 26 punti nel primo quarto e canestri facili da realizzare. Eravamo al minimo sindacale, poi per assurdo questa cosa può aver influito a nostro vantaggio, con Rimini che forse può aver creduto ad un indirizzo diverso della gara. Noi invece ci siamo compattati e abbiamo giocato. Poi abbiamo iniziato a muovere meglio la palla e da quando abbiamo iniziato a creare situazioni diverse abbiamo vinto. Poi ovvio, quel canestro finale lo può fare Redivo e non molti altri. Il talento individuale in questo gioco conta molto. Resta il fatto che abbiamo giocato contro una grandissima squadra". 

Il coach delle Eagles poi prosegue: "Sul 30-13 ho pensato che se non avessimo difeso con più presenza e non avessimo fatto girare meglio palla, non avremmo potuto giocare. Mettere a posto la difesa era il principio di tutto. Il secondo pensiero era girare meglio la palla in attacco, bisognava attaccarli dopo aver mosso la palla. Ho pensato solo ad aspetti tecnici. Ferrari? Nel primo tempo ha fatto due minuti e mezzo fuori partita, però secondo me è un giocatore che ha qualcosa dentro. Nel secondo tempo ho deciso di lasciarlo dentro e lui è stato bravissimo e mi ha ripagato. Redivo è un grandissimo giocatore, ma la sua forza è che gioca con gli altri. Poi alla fine si è preso la responsabilità di fare un tiro del genere. In generale però, sfrutta il suo talento per far fare canestro agli altri, non è egoista ma gioca per mettere gli altri nelle condizioni migliori. Noi siamo gli stessi da tempo e questo è un vantaggio rispetto ad altre squadre. Da adesso in poi dobbiamo diventare più bravi. Bisogna aiutarsi a vicenda a giocare meglio". 

Sezione: Basket / Data: Dom 20 ottobre 2024 alle 21:50
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95
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