Ieri sera uno degli ospiti di Udinese Tonight è stato Carlo Ronco, opinionista e amico di Totò Di Natale.

Il possibile ritiro di Totò fa notizia?

Mi pare strano che girasse già la voce del suo ritiro, perchè con noi che gli siamo vicini non si era esposto; forse qualcuno temeva questo rischio. Certamente prima o poi la scelta va fatta. Lascia però perplessi sentire che qualcosa si sapeva già. Ieri mi ha turbato la reazione della gente, perchè prima o poi questo doveva accadere. Forse dirlo in un post-partita così tribolato non è stata la scelta migliore. La dichiarazione ha sorpreso tutti, ma Antonio è un istintivo e quando pensa una cosa, la dice. E soprattutto, la fa”.

Pozzo ha detto che bisogna apprezzare il capitano.

Le parole di Totò fanno riflettere, perchè parla poco ma è sempre chiaro; non è per niente diplomatico. Ciò che mi dispiace sono i fischi e i giudizi pesanti che si sentono su di lui, tutte cose immotivate. Il problema non è Di Natale, ma la squadra intera; nessuno parla di questo. Non si può mettere Antonio in discussione, perchè ha segnato 103 gol in 4 anni. Lui ama questa maglia, la società e soprattutto la città. Nelle sue affermazioni si intravede la frustrazione per i gol che non arrivano e il momento di difficoltà della squadra”.

Totò sta ancora bene fisicamente?

I test sono a suo favore, è ancora in forma. Bisogna ricordare anche che le nostre migliori partite sono state giocate con la difesa a 4, con cui ha beneficiato tutta la squadra. Ieri per me si è giocato con un 3-5-1-1. Il problema non è quindi la condizione di Di Natale”.

Chi gioca in Coppa?

Se si da importanza all’impegno, devono giocare i titolari. Abbiamo anche in panchina giocatori molto bravi che potrebbero essere utili. Per me deve giocare la formazione tipo, con magari qualche innesto utile. Bisogna rischiare di più, le potenzialità ci sono. Basta usare una sola punta. Vedrei bene un 4-3-3 con Nico Lopez; potrebbe giovarne anche Totò di questo modulo. È la partita giusta per ridare stimolo a chi l’ha perso. Sono molto curioso di vedere la formazione”.

Cosa serve ora per rialzarsi?

Serve mettere i nostri talenti nelle condizioni di tirare in posta. Tiriamo poco, anzi niente! Se non tiri, non segni. Ieri l’unico tiro del primo tempo è stato il gol di Pereyra”.

Sezione: Notizie / Data: Mer 08 gennaio 2014 alle 10:15
Autore: Davide Gani
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