La missione è storica per entrambe. Per la Fiorentina che deve annullare il 2-1 subito una settimana fa al Friuli (le basterebbe vincere 1-0), per l'Udinese che, come dice Guidolin dovrà dare "più del massimo" per difendere il vantaggio e conquistare una finale di Coppa Italia mai raggiunta dai bianconeri. La famiglia Della Valle da quando ha preso in mano le redini della società ha ottenuto e perso due semifinali, dopo quella conquistata nell'era Roberto Mancini.

OBIETTIVO ROMA — Sale la febbre, insomma. Vincenzo Montella lancia un segnale chiaro: "Ci meritiamo Roma" e chiama a rapporto la tifoseria viola. Spettatori previsti 30mila circa; compresi un migliaio di friulani. Una cornice degna per gare di questo tipo. Il tecnico della Fiorentina non fa sconti e schiera il meglio. Con un Gomez in più che partirà dalla panchina, tutto quadra, anche se non ci sarà lo squalificato Borja Valero. Quindi la forza e la tecnica di Cuadrado, Matri e Joaquin nell'attacco al fulmicotone, contro il quale Guidolin dovrà rispondere con il granitico 3-5-1-1 (Di Natale e Nico Lopez le punte) e tutta la sua esperienza. Lo stesso Montella lo ha incensato di complimenti: "Dovremo essere lucidi perché Francesco è più esperto di me".

IL SOGNO — "Per noi sarebbe la realizzazione di un sogno" è la sintesi dell'allenatore del'Udinese che il suo asso nella manica ce l'ha: Silvan Widmer, uomo di fascia e di testa, famoso quando militava in Svizzera nell'Aarau e amava spizzicare di zucca e infilare. Insomma, gli ingredienti ci sono tutti: viola in pressing feroce, bianconeri razionali, ma con l'istinto del contropiede. Fiore che di finali ne ha vinte 6; Udinese a un passo dalla prima. Ne capiremo di più dalle 21, quando Massa fischierà l'inizio della sfida.

Sezione: Notizie / Data: Mar 11 febbraio 2014 alle 17:30 / Fonte: gazzetta.it
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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