Al centro della sessione estiva di calciomercato e ora al centro di un'Udinese che sembra avere sempre più bisogno di lui, Lazar Samardzic è stato ed è tutt'ora uno dei profili più centrali nei pensieri di vari club di Serie A. Gli unici due centri stagionali dei bianconeri portano la sua firma e quello di Napoli si candida con prepotenza ad essere uno dei gol più belli dell'intero campionato. In un'intervista a SportWeek, il nazionale serbo si è raccontato dal punto di vista personale e calcistico. 

Impossibile non fare riferimento alla telenovela che per diverse settimane l'ha visto vicinissimo all'Inter e, a questo proposito, il numero 24 dei friulani si è espresso così: "Non è mai stato un problema di soldi, so quello che è successo ma è acqua passata e non voglio più parlarne. Ora voglio fare un gran campionato qui, poi vedremo". Interrogato sulla sua disponibilità a fare presto parte di un club di prima fascia, invece: "Certo, sono pronto per una grande. Ho ventun anni, tra due anni al massimo lo sarà ancora di più, nella testa e nel fisico".

Nato in Germania da genitori serbi a loro volta nati in Bosnia-Erzegovina, Samardzic è cresciuto accumulando e disponendo al meglio i vari aspetti tipici delle diverse zone di provenienza: "Mi considero disciplinato come un tedesco e creativo, fantasioso, libero come uno slavo. All'Hertha Berlino ho imparato la disciplina: lì vuol dire essere bravo a scuola, il tuo armadietto nello spogliatoio deve essere in ordine, in mensa devi lasciare pulito dove hai mangiato". 

Per un mancino naturale dotato di grande tecnica, l'idolo dei primi tempi non poteva non essere Messi, ancora oggi punto di riferimento. La prima maglietta ricevuta, però, aveva l'8 di Xavi sulle spalle: lo zio era infatti un grande fan dello spagnolo e del Barcellona in generale. Abituato fin da piccolo a giocare a calcio per strada, il calcio italiano sta regalando a Samardzic un'enorme opportunità di crescita: "È troppo tattico, ma per me è uno stimolo. Mi sento cresciuto, qui un giocatore di qualità come me deve saper fare la fase difensiva, che sto migliorando e mi ha completato. Sono contento di fare la mezzala, ma a volte vorrei giocare più vicino alla porta: mi sento un trequartista".

Sezione: Notizie / Data: Sab 30 settembre 2023 alle 12:20
Autore: Alessandro Di Lenarda
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