Udinese, contro l'Empoli per la continuità: da sciogliere il nodo Niño

Che l'Udinese ha Napoli abbia messo in campo una prestazione sontuosa è stato sotto gli occhi di tutti. Ma l'effettivo salto di qualità della squadra di Runjaic si potrà dichiarare compiuto una volta superate le prossime tre sfide - a partire dall'Empoli questa domenica, poi a Lecce e poi nuovamente in casa contro il Parma. 

Sfide definite morbide dal Gazzettino, che sottolinea giustamente che comunque in serie A di sfide facili o scontate in realtà ne esistono sempre meno. La gara contro il Napoli - come lo aveva dimostrato anche la sfida con l'Atalanta - ha confermato che l'Udinese ha effettivamente le carte in regola per stare in scia a quei club che si giocano un pass per l'Europa. Ciò che manca al club friulano è la giusta continuità. 

Domenica arrivera al Bluenergy Stadium un Empoli non particolarmente in forma, che attualmente occupa la quartultima posizione in classifica. Ma come il calcio insegna, questo non significa nulla. Il periodo negativo dei toscani, ad esempio, potrebbe fungere anche da spinta per riscattarsi. E a volte anche solo un gol può fare scattare qualcosa di positivo in una squadra. Vietato, quindi, sottovalutare l'avversario. 

Il nodo più grande da sciogliere - oltre all'attesa di Keinan Davis - è dato dalla presenza o meno di Alexis Sanchez. La seconda avventura bianconera del cileno si sta rivelando difficile. Prima di tutto, l'infortunio che l'ha tenuto fuori per diversi mesi e che - vista l'età del cileno - richiede il giusto tempo di ripresa. Poi i pochi minuti in campo che non hanno mai fatto vedere quel Sanchez che in molti aspettavano. 

Il Gazzettino ricorda come Runjaic, presentando la gara contro il Napoli, abbia elogiato il cileno sottolineando però che è reduce appunto da uno stop lungo quattro mesi a causa del quale dunque non si può considerare al top della forma. 

Bisogna dunque capire se Runjaic opterà per portare in campo la formazione vista contro il Venezia - quindi con Sanchez titolare e con Karlstrom, che in quell'occasione era squalificato - o contro il Napoli, con il cileno inizialmente in panchina.