Il 20 aprile 2024 i friulani scendevano in campo al Bentegodi contro l'Hellas Verona. Sulla panchina bianconera, al tempo, sedeva Gabriele Cioffi. Quella sarebbe stata la sua ultima partita. 

Ma facciamo un passo indietro. 

Quel giorno si scendeva in campo per il match valevole la trentatreesima giornata di Serie A. Sia Verona che Udinese lottavano per rimanere nella categoria. La situazione classifica vedeva l'Udinese diciottesima a ventotto punti; il Verona, quindicesimo a trentuno. 

Mentre gli scaligeri versavano in una situazione squadra abbastanza simile a quella odierna - e tra l'altro arrivavano anche da un periodo di slancio, con risultati positivi - l'Udinese era profondamente diversa da quella che conosciamo oggi. 

Era diverso il mister, erano diversi i giocatori. Era diversa soprattutto la situazione classifica. Al tempo l'Udinese era ad un passo dalla serie B e il match di Verona è stato quasi fatale ai friulani. 

Una rete di Coppola allo scadere ha fatto sorridere il Verona e ha scatenato un terremoto fronte Udinese. 

All'indomani di questa sfida è saltata la panchina di Cioffi ed è partita quella corsa all'ultimo respiro che ha consegnato la salvezza ai friulani al Benito Stirpe di Frosinone, al termine dell'ultima di campionato. 

Ripensando, quasi un anno dopo, a ciò che è stata quella partita si può dire che ha lasciato un insegnamento importante. Mai sottovalutare niente e nessuno, mai lasciare punti per strada, mai perdere la concentrazione. 

L'Udinese di quest'anno sembra avere problemi soprattutto su quest'ultimo fronte, la concentrazione. Ne sono esempio partite come quella di Venezia - emblema del calo di concentrazione subito dalla squadra. A riposo in vantaggio di due gol, i friulani sono tornati a casa con una sconfitta per 3 a 2. Anche la recente sfida casalinga contro il Torino mostra come il vantaggio possa voler dire tutto e possa voler dire nulla. Con due gol sopra, i bianconeri si sono visti rimontare dai granata. Questa volta, però, si è riuscita a evitare la sconfitta mantenendo il pareggio. 

Allo stesso tempo, è bene ricordare anche momenti positivi come la sfida a Firenze: l'Udinese era sotto ed è uscita vittoriosa dal Franchi. 

Partite come quella che è stata a Verona servono a ricordare quanto ogni singolo punto sia fondamentale col senno di poi. Sono i punti che si guadagnano in queste sfide che pesano poi sul finale, quando si tirano le somme. E a fare la differenza è sempre l'atteggiamento, il modo in cui si affrontano queste sfide. 

È sull'atteggiamento, sulla mentalità che l'Udinese deve lavorare. Serve continuità, concretezza. 

Al momento, l'Udinese è in vantaggio sul Verona. I friulani sono noni, ventiquattro i punti all'attivo. Zanetti ed i suoi, invece, si trovano sedicesimi a diciotto punti. La voglia è quella di tenersi più lontano possibile dalla zona calda

Stasera entrambe le squadre scenderanno in campo con lo stesso identico obiettivo: a spuntarla sarà chi la affronterà meglio, chi concederà meno. 

Sezione: Notizie / Data: Sab 04 gennaio 2025 alle 10:59
Autore: Stefania Demasi
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