Carattere, tenacia, energia. Sono queste le tre chiavi che hanno permesso all'Apu Udine di vincere in rimonta al secondo overtime contro Rieti al Carnera. Una prestazione non eccelsa da parte dei bianconeri dal punto di vista tecnico (con diversi errori al tiro e una fluidità di gioco complicata) ma gara vinta con altro. Avete capito cosa.

Con le unghie e con i denti, i friulani sono rimasti attaccati a Rieti non concedendo più di dieci lunghezze di vantaggio agli ospiti. Poi, anche in una serata in cui il tuo giocatore più forte (Hickey ndr.) non riesce a trovare il feeling con il canestro e la profondità del roster a disposizione di coach Vertemati è messa a dura prova, ci pensa il "pittore" Lorenzo Caroti a risolvere la questione. 

Con un infortunio che si portava dietro da tutta la settimana post Livorno, il 7 bianconero si è caricato la squadra sulle spalle a suon di giocate di alto tasso qualitativo in attacco. Ma come in tutti gli action film: ogni Batman ha il suo Robin. E per Caroti è stato Xavier Johnson che contro uno Spencer formato MVP ha deciso di prendere (ma anche dare) gomitate sotto canestro per aiutare la squadra a rimbalzo. 

"Il carattere c'è sempre stato, onestamente non lo abbiamo mostrato solo a Livorno. Ne abbiamo parlato tra di noi, ci siamo dati delle spiegazioni e speriamo non accada più. I primi due quarti con Rieti sembravamo gli stessi però poi abbiamo cambiato faccia", ha dichiarato coach Vertemati nel post gara. 

Spiegazioni che si sono trovate anche nella vittoria con Rieti. La sconfitta con Livorno è stato un incidente di percorso, Udine si gode ora il secondo posto in solitaria in attesa delle altre ma con la consapevolezza che in questo trittico di gare con Cantù e Fortitudo in trasferta e Orzinuovi in casa possa veramente giocarsi una buona fetta di stagione (tra Coppa Italia e promozione diretta). 

Sezione: Focus / Data: Sab 14 dicembre 2024 alle 13:33
Autore: Alessandro Vescini
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