Silvan Widmer ha raccontato la sua esperienza con la maglia dell'Udinese, dal 2013 al 2018, al Messaggero Veneto. L'attuale capitano del Magonza, terzo nella Bundesliga tedesca, ha ricordato lo stupore della chiamata in bianconero: "Non mi aspettavo proprio l’offerta. Del resto giocavo nella serie B svizzera, ero sorpreso di aver attirato l’attenzione di un club come l’Udinese. Opportunità del genere non capitano tutti giorni, perciò ha accettato subito la proposta. Ero contento di approdare in una società che era sempre riuscita a valorizzare i giovani talenti". 

Il periodo di adattamento non è stato facile per Widmer, così come per molti stranieri passati per la Serie A: "Ricordo ancora i primi mesi il lavoro che svolgevo con mister Guidolin e i suoi collaboratori. Noi giovani, al giovedì, sostenevamo una seconda seduta di allenamento, che aveva come obiettivo ampliare le nostre conoscenze tattiche. Cercavo di sfruttare questa opportunità per imparare il più possibile. Se mi guardo indietro, sono contento di quanto ho fatto, perché a Udine ho appreso molto e sono migliorato tanto sotto questo punto di vista".

Tra i suoi compagni, ricorda di aver legato molto con Perica, Karnezis, Hallfredsson e Bruno Fernandes, ma non ha dubbi su chi sia il più forte con cui ha giocato: "Totò Di Natale era troppo forte. La sua tecnica era straordinaria. Quando riceveva palla in area di rigore, sapevamo che potevamo già andare a festeggiare il suo gol".

Sull'Udinese di oggi invece ha detto: "Vedo che la squadra sta andando forte e mi auguro possa tornare in Europa. Nel club, ora, conosco solo Gokhan Inler, con cui ho giocato in nazionale. Lui è stato un grande calciatore ed è una bellissima persona".

Sezione: Gli ex / Data: Mer 26 marzo 2025 alle 09:31
Autore: Francesco Maras / Twitter: @francescomaras
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