In questo avvio di stagione l'Udinese ha dato dei segnali ben precisi riguardo al futuro della società. L'ultima stagione ha colpito profondamente non solo la tifoseria, ma anche la dirigenza e le parole di Gino Pozzo sono state chiare: "Non abbiamo fornito uno spettacolo all'altezza. I tifosi hanno il diritto di manifestare il proprio malcontento. Abbiamo sbagliato, ho sbagliato ed è giusto ricevere delle critiche anche se non è piacevole". 

Così è arrivato un cambio netto: in panchina, nella dirigenza e presto anche in campo. Innanzitutto una "scelta di discontinuità", per citare nuovamente il presidente, nel profilo dell'allenatore scelto. Dopo anni di difesa e contropiede la decisione di puntare su Kosta Rynjaic cambia completamente l'approccio tattico alla prossima stagione. Certo, il tecnico tedesco è alla prima esperienza in Serie A, ma è uno con le idee chiare, che vuole un gioco propositivo fatto di possesso e riaggressione. Due parole fondamentali nel calcio moderno, lo si è visto alla perfezione durante gli Europei di Germania. Per questo, salutato Walace, si sta cercando profili dalle caratteristiche sì difensive, ma dalla miglior qualità in fase di costruzione. E non sarà questa l'unica rivoluzione: sugli esterni arriveranno profili molto più tecnici rispetto ai vari Ebosele, Kamara e compagnia.

Anche in dirigenza le cose sono cambiate. Nel ruolo di Responsabile dell'area tecnica la figura di Federico Balzaretti non ha rispettato le attese di partenza. Poco incisivo, l'ex giocatore è stato sostituito da un gruppo di lavoro che garantirà un maggior supporto alla figura di Pozzo stesso. Innanzitutto un profilo più navigato come Gianluca Nani, che avrà il compito di fare da supervisore sulla situazione sportiva, e sarà accompagnato da Gokhan Inler come uomo di campo. "Ci sono più giovani con meno esperienze da leader. Gli starò dietro ogni giorno, se hanno già tutto però non possono lamentarsi ma devono lavorare", questo ha detto l'ex centrocampista svizzero nella sua conferenza stampa di presentazione, mandando un chiaro segnale per la nuova direzione della società.

In relazione a questo è stato poi importante il passo avanti in termini di chiarezza nel rapporto con il Watford. "Le sinergie vengono cercate e sfruttate anche da top club, bisogna dire che ha portato risultati apprezzabili", ha detto Gino Pozzo, che ha ricordato come Gerard Deulofeu sia arrivato a Udine proprio dopo l'esperienza inglese. Lo stesso Nani ha sottolineato la cosa: "Quando fai il mercato per un club viene anche facile costruire una sinergia con l'altro. Conoscendo le esigenze diverse, la vedo come un'opportunità e non come un problema. Avere una visione d'insieme può aiutare". Si cercherà quindi una collaborazione virtuosa, nel rispetto dei regolamenti e nell'ottica di migliorare le possibilità di entrambe le realtà. Fare leva su un sistema del genere permette non solo di valorizzare i giovani e poi schierarli nel contesto per loro più congruo, ma anche di rilanciare pedine che altrimenti rischierebbero di finire troppo presto nel dimenticatoio. Questa non deve diventare una scusante per giustificare un eventuale immobilismo sul mercato, certo, ma non deve nemmeno essere etichettata a priori come un problema. 

Infine il lato più importante, probabilmente, dell'intero discorso: il riavvicinamento ai tifosi. Nella stagione passata i sostenitori dei bianconeri non sono mai mancati, anche nei momenti più bui, e ora la società ha deciso di provare a ricompensarli. Il primo passo sarà l'allenamento aperto di domani, a cui è logico attendersi faranno seguito altre iniziative per cercare di rendere sempre più stretto il rapporto con i tifosi, vera anima di una società storica come l'Udinese. Si va nella direzione giusta, l'importante ora è continuare a lavorare per rendere queste proposte una solida base da cui ripartire nel trentesimo anno consecutivo in Serie A.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 10 luglio 2024 alle 17:05
Autore: Gabriele Foschiatti
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