L’Udinese supera l’Empoli con un netto 3-0 e conferma quanto di buono fatto vedere nella prestazione di Napoli. La vittoria contro i toscani non era affatto scontata, perché l’Empoli, pur attraversando un momento complicato, è una squadra che cerca sempre di proporre il proprio gioco. Ma i bianconeri hanno affrontato la sfida con la giusta mentalità, gestendo la gara con autorevolezza e dimostrando quella continuità di rendimento che spesso era mancata in passato.

Esame maturità superato, dunque, per l'Udinese di Kosta Runjaic. La salvezza, che fino a qualche settimana fa sembrava ancora il primo pensiero, è ormai virtualmente in tasca. I 33 punti in classifica permettono ora di guardare avanti con fiducia e sognare un finale di stagione da protagonisti. Mancano ancora tre mesi prima della fine del campionato e ci sono tutti i presupposti per togliersi delle soddisfazioni.

Il nuovo modulo, quel 4-4-2 che il tecnico ha finalmente adottato, continua a dare i suoi frutti. Gli interpreti sembrano calzare a pennello, con Atta ed Ekkelenkamp abili a trasformare il sistema in corsa, muovendosi da esterni “atipici” e dando equilibrio e dinamismo. Proprio l’olandese è il volto simbolo di questa nuova Udinese: tre gol nelle ultime due partite, un rendimento in netta crescita dopo mesi di ambientamento. Contro l'Empoli ha sfoderato una prestazione da trascinatore, con una doppietta che ha spianato la strada verso i tre punti. I suoi inserimenti senza palla e la freddezza sotto porta lo rendono sempre più una risorsa fondamentale.

Se Ekkelenkamp è l’uomo del momento, Florian Thauvin è la stella che illumina il gioco bianconero. Contro l'Empoli, il francese ha fornito l'ennesima prova da giocatore di livello internazionale: qualità nelle giocate, visione e il sigillo personale del terzo gol. Sempre più leader tecnico di questa squadra, sta giocando ai livelli del Marsiglia, e non è un caso che Deschamps lo abbia nuovamente inserito nel radar della nazionale francese.

Certo, qualche sbavatura difensiva c’è stata, con il portiere Sava costretto a intervenire per evitare di riaprire la partita. Ma il reparto arretrato ha trovato certezze grazie a Bijol e soprattutto a Oumar Solet, ormai una colonna. La difesa regge, il centrocampo gira, e l’attacco funziona. Lucca continua a fare il suo lavoro sporco là davanti, lottando con i centrali avversari e dando profondità alla squadra. Ieri gli è mancato solo il gol. 

Ora per Runjaic si apre la fase più delicata: gestire l’abbondanza. L’Udinese ha una rosa lunga e di qualità, con alternative di livello in ogni reparto. I vari Sanchez, Kristensen e Payero scalpitano per avere più spazio. Il cileno, entrato bene anche contro l’Empoli, ha fatto capire di essere pronto per giocare dall’inizio. Anche Pafundi e Iker Bravo stanno trovando minuti preziosi, mentre il rientro di Davis darà un’altra opzione offensiva importante. Avere così tante armi a disposizione è un lusso che poche squadre di metà classifica possono permettersi. Sta a Runjaic trovare il giusto equilibrio, facendo sentire tutti coinvolti e mantenendo alto il livello di competitività.

All’orizzonte c’è la trasferta di Lecce, un’altra sfida da affrontare con il piglio giusto. I salentini di Giampaolo stanno lottando per la salvezza e nelle ultime settimane hanno mostrato segnali di crescita. Guai a sottovalutarli. Ma questa Udinese ha dimostrato di poter giocarsela con tutti, e ora deve continuare a macinare punti. Guardare avanti, magari provando ad accorciare su quelle squadre che, come Roma e Bologna, occupano le posizioni europee. Magari è un sogno, ma chi l’ha detto che non si possa provare a inseguirlo?

La squadra c’è, il modulo pure. La fiducia è tornata. Ora è il momento di divertirsi davvero.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 17 febbraio 2025 alle 17:25
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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