Finisce un'epoca in casa Udinese con la cessione di Walace. Il brasiliano infatti dopo cinque anni ha salutato i bianconeri per accasarsi al Cruzeiro, per un ritorno in patria mormorato per diversi mesi e ora concretizzato. L'ex Hannover 96 chiude un'avventura fatta di ben 165 presenze ed era ormai tra i giocatori con più esperienza ormai della squadra. Arrivato nell'estate nel 2019, il suo ambientamento è stato anche abbastanza complesso, tanto da far ragionare la società su una sua cessione in Brasile dopo soli sei mesi di Friuli.

Poi però qualcosa in Walace è cambiato e anche la fortuna ci ha messo quello zampino che talvolta non guasta. Con l'infortunio di Mandragora l'allora tecnico dell'Udinese Luca Gotti è costretto a dargli più fiducia visto che è l'unico in grado di interpretare il ruolo di volante della mediana e il brasiliano inizia a poco a poco a carburare. Il suo stile di gioco è parecchio divisivo. Se da un lato infatti non ha quelle giocate tipiche del regista, causando talvolta un po' di nervosismo per la lentezza nella distribuzione del pallone, è anche vero che si distingue però per la sua clamorosa capacità di rompere il gioco degli avversari e recuperare il pallone.

Una diga che si rivela a tratti insuperabile e da lì Gotti decide di dargli le chiavi del centrocampo definitivamente. Nessuno lo toglierà più da lì a meno di squalifiche o infortuni, tanto da creare un problema quasi inverso. Si fa fatica a trovare un reale sostituto per quanto riguarda le sue caratteristiche, poiché pochi giocatori riescono a stare incollati agli avversari come riesce a lui. Walace negli anni vede anche i suoi numeri individuali crescere, tanto da lottare per la palma di miglior recuperatore di palloni della Serie A. Inoltre inizia ad accumulare un numero di presenze tali da diventare vicecapitano e anche capitano in quegli attimi in cui non è chiaro il futuro del Tucu Pereyra.

Vince per ben due volte consecutive il titolo di miglior recuperatore di palloni della Serie A, nella stagione 2022/2023 e in quella 2023/2024. Un biennio magico che fa anche pensare a un possibile salto in una squadra più blasonata, con tanto di rumors su Betis Siviglia e Milan. Parallelamente però i rumors parlavano di un ragazzo voglioso di tornare in patria, forse per un pizzico di quella famosa "saudade" che spesso tocca i brasiliani. Così è stato, dopo cinque anni Walace non sarà il perno di un'Udinese che vuole cambiare proprio stile di gioco e quindi questo è stato anche il momento giusto per avvallare la sua richiesta. Lascia il ricordo di un giocatore che magari non piaceva a tutti in quanto non regalava giocate illuminanti, ma la capacità di rompere il gioco avversario si è rivelata decisiva anche per arrivare a questa nuova salvezza e le lacrime post Frosinone testimoniano anche un certo attaccamento a quei colori che hanno fatto parte per così tanto tempo della sua vita.

Sezione: Focus / Data: Mar 02 luglio 2024 alle 21:35
Autore: Davide Marchiol
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