Spagna-Italia U19, semifinale dell'Europeo di categoria, è stata una partita che ha visto affrontarsi in campo due giocatori che in comune hanno un legame con l'Udinese. Da una parte Simone Pafundi, di proprietà bianconera ma in prestito al Losanna fino a fine dicembre, dall'altra un giocatore che diventerà presto (la trattativa è ormai conclusa, manca solo l'ufficialità) un nuovo calciatore dell'Udinese, lo spagnolo Iker Bravo.

Se di Pafundi conoscevamo già le caratteristiche avendolo visto giocare, seppur poco, a Udine, la grande curiosità riguardava il classe 2005 Bravo. Schierato al centro del tridente spagnolo, l'ormai ex Bayer Leverkusen ha disputato una partita di grande qualità ma anche di sacrificio. Il giocatore cresciuto nel settore giovanile del Barcellona e transitato anche per il Real Madrid si è disimpegnato da falso nueve nonostante una notevole fisicità, incantando per alcuni tocchi pregiati ed eleganti (esteticamente deliziosa la combo veronica-rabona al 119' del match). Ciò che ha colpito è stato anche lo spirito di sacrificio messo in campo, sempre pronto a ripiegare quasi da terzino aggiunto per poi ripartire con qualità. Bravo ha dimostrato di saper giocare a calcio. Vero che lo si è visto poche volte andare al tiro in maniera pericolosa, ma in compenso ha spesso creato spazi e potenziali chance per i compagni con le sue sponde o con le sue imbucate.

Dall'altra parte, per larghi tratti del match l'Italia si è aggrappata al talento di Simone Pafundi. Personalità ne ha da vendere il classe 2006, sempre nel vivo dell'azione e voglioso (a volte forse anche troppo) di farsi dare il pallone per inventare. Partito come seconda punta con licenza di svariare, Pafundi ha chiuso da esterno in un 4-2-4 nel disperato tentativo azzurro di rimontare lo svantaggio. L'italiano è andato vicino al gol con una bellissima punizione terminata di poco a lato. Per il resto, il classe 2006 ha spesso ricercato l'uno contro uno, non riuscendo sempre a trovare il varco giusto. Ancora una volta, però, Pafundi ha dimostrato di essere dotato di una tecnica superiore e di un mancino divino. 

Chissà se Pafundi e Bravo avranno mai modo di giocare insieme nell'Udinese, di certo i due hanno messo in mostra il loro talento nella semifinale di Belfast. Due gioielli che sicuramente negli anni a venire faranno molto parlare di loro. La speranza è che ciò avvenga indossando la maglia bianconera. 

Sezione: Focus / Data: Gio 25 luglio 2024 alle 21:20
Autore: Jessy Specogna
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