Si chiude dopo 94 partite l'avventura di Marco Silvestri con la maglia dell'Udinese. Un percorso cominciato nell'estate 2021, quando l'addio di Musso crea un vuoto decisamente importante nella rosa friulana. La famiglia Pozzo decide quindi di scandagliare il mercato cercando però un profilo esperto, già pronto a farsi carico di un'eredità così pesante. La scelta ricade così proprio sull'allora portiere dell'Hellas Verona, in uscita dal club scaligero e cercato anche da club della metà sinistra della classifica. A spuntarla proprio le zebrette, che si assicurano così un estremo difensore già affidabile e pronto all'uso.

Silvestri non delude le attese, dopo l'esordio contro la Juventus si presenta subito con una parata bellissima su Okereke contro il Venezia alla seconda giornata, un gesto tecnico che rientra tra i picchi più alti di un biennio splendido. Pochissimi infatti gli errori commessi da Marco e tante le parate importanti, che tengono a galla la squadra nei momenti difficili che vive tra la gestione Sottil, quella Cioffi e l'esperienza Sottil.

Prestazioni che non passano inosservate, l'ex Verona si rivela fulmineo tra i pali (tanto da guadagnarsi il soprannome di Gatto Silvestri da parte di addetti ai lavori e tifosi), abile nelle uscite e discretamente attento quando si tratta di usare i piedi. Si macchia di una sbavatura grave forse solo in un match contro il Sassuolo dove effettua un rinvio poco superficiale, ma per il resto tra il 2021 e il 2022 si guadagna rapidamente il ruolo di capo dell'area di rigore dell'Udinese, guadagnandosi l'affetto dei sostenitori bianconeri.

Idolo dei tifosi, prestazioni d'alto livello, tutto fa anche pensare che Silvestri possa rientrare nel giro dell'Italia e forse di quei due anni la mancata convocazione è l'unico rammarico, dipendente però dalla volontà dell'allora ct Mancini. C'è gloria per diversi ragazzi che bene si stanno comportando in Serie A, anche il pari ruolo Falcone riesce a ottenere un viaggio in azzurro, ma Marco no e resterà purtroppo un dispiacere. Poi arriva la stagione 2023/2024 e qualcosa in questo piccolo idillio si rompe.

Marco infatti si trova benissimo a Udine, compra casa in città e dimostra un attaccamento sempre più importante alla squadra. Emblematico il posto dell'agosto 2023: Silvestri, ritratto all'interno del Bluenergy Stadium, scrive "Le me seconde cjase", accennando anche una parola di friulano. Forse proprio questo legame fa sì che l'estate finisca comunque in maniera un pochino travagliata, con una rivoluzione in casa Udinese che porta a un rimescolamento importante nello zoccolo duro della squadra, con tanti nuovi innesti giovani e una nuova alchimia in spogliatoio, tra parte vecchia e nuova del gruppo, che non nasce. La squadra paga i cambiamenti e parte male nella stagione 2023/2024, con un Sottil che non riesce a raddrizzare la barra.

La squadra entra in un tunnel negativo e anche Silvestri finisce con il commettere qualche errore non da lui. Contro il Milan l'ultimo sussulto, con un paio di parate come lui sa fare, poi la gara con il Torino, terminata 1-1, purtroppo sancisce una serie di cambiamenti voluti da mister Cioffi, subentrato a Sottil. Marco si accomoda in panchina, Okoye si guadagna una chance e non si muoverà più di lì. Sembrerebbe esserci una nuova occasione per l'ex Verona con Fabio Cannavaro in panchina, ma la sfortuna decide che le possibilità del numero uno di riprendersi il posto sono finite. Lesione al gemello quando, post Bologna, si mormora di un possibile nuovo cambio della guardia.

Silvestri resta così fermo ai box e assiste dagli spalti alla salvezza dell'Udinese, che a Frosinone all'ultimo respiro evita il peggio. Questa estate quella rivoluzione iniziata nella sessione di mercato scorsa si completa. Okoye viene riconfermato titolare, con il nuovo arrivato Sava come secondo, Marco riesce all'ultimo a trovare una sistemazione per poter giocare, perché giustamente, visti i mezzi a disposizione e l'età ancora dalla sua, voleva un ruolo da protagonista in una squadra. Decisivo il richiamo di Sottil a Genova, sponda Sampdoria, tecnico con il quale aveva sviluppato un rapporto di fiducia e stima che è rimasto anche dopo l'esonero del mister. L'augurio è che possa togliersi altre soddisfazioni nonostante il finale un po' amaro di quella che sembrava una bellissima storia d'amore, per un portiere che forse avrebbe anche chiuso la carriera in Friuli. Va in una squadra sì di Serie B, ma con ambizioni importanti e chissà che in futuro, anche se da avversari, le strade non tornino ad incrociarsi...

Sezione: Focus / Data: Sab 31 agosto 2024 alle 18:10
Autore: Davide Marchiol
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