Qualche muso lungo dopo la prova del Dall'Ara contro il Bologna lo avevamo visto tutti. L'Udinese era parsa poco propositiva e in balia del gioco avversario, tanto che persino i leader designati avevano deluso le aspettative. In particolare Florian Thauvin, capitano con il 10 sulle spalle e faro del gioco bianconero, non era mai riuscito ad ingranare, chiudendo la propria gara nel peggiore dei modi: facendosi neutralizzare da Skorupski il rigore del possibile 1-1. Come avvoltoi gli scettici avevano già messo in moto la macchina del fango, mettendo l'ex Marsiglia sotto torchio. 

Ciò differenzia i campioni dai buoni giocatori è la capacità di reagire ai momenti bui. E il diez dell'Udinese non ci ha messo nemmeno una settimana a far capire che lui rientra nella prima categoria. Al Bluenergy Stadium si è vista un'Udinese agguerrita e arrembante, ma è stato un one man show del francese: dopo appena 5 minuti un cross perfetto con l'esterno sinistro per liberare tutto solo Lucca all'incornata dell'1-0. Poi tanta lotta, chilometri su chilometri macinati e sportellate per tutti. Fino al 49', quando il capitano è salito sul ponte, ha afferrato il timone e ha condotto in solitaria la nave bianconera attraverso l'intera difesa biancoceleste, ringraziando l'esitazione di Patric, che forse si aspettava un passaggio. Nel momento decisivo la lettura perfetta: il difensore non chiude la linea centrale? E allora ci entro senza esitare, con Romagnoli appeso alla maglia ma impotente per non aver fatto fallo quando poteva: stoccata di punta, come nel futsal, e il friulano Provedel trafitto senza appello. 2-0, nel segno del diez, che poi si lancia sotto la Curva Nord per galvanizzare il suo pubblico. E che risposta dal popolo bianconero...

Florian Thauvin è il leader tecnico e caratteriale di questa versione dell'Udinese. Un giocatore fondamentale per esperienza, impatto sui compagni (apparsi disposti a buttarsi nel fuoco per lui) e talento. In una squadra così giovane avere a disposizione un Campione del Mondo a fare la guida è un lusso che poche squadre del livello dei friulani hanno. In attesa che i giovani raggiungano il livello necessario per fare la differenza in Serie A ci penserà la vecchia guardia a indicare la strada. E se questo è il biglietto da visita la stagione sarà molto divertente.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 25 agosto 2024 alle 16:02
Autore: Gabriele Foschiatti
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