La magnifica prestazione dell'Udinese a Napoli non è stata una casualità, sia per quanto riguarda il modulo schierato che per le qualità messe in campo dai giocatori bianconeri. Una scelta forte di Runjaic è stata quella di schierare Arthur Atta come esterno in un centrocampista a quattro: il francese non ha deluso le aspettative ed è stato autore di una performance molto positiva. Nell'arco di questa stagione il 22enne ha avuto una crescita costante, dall'inizio che non trovava molto spazio fino ad ora, con il tecnico tedesco che sembra intenzionato a concedergli sempre più spazio.

La prossima gara di campionato vede l'Udinese affrontare l'Empoli ed è già possibile dire che dal punto di vista tattico sarà una partita molo diversa da quella che si è vista al 'Maradona'. Una domanda è lecita: Runjaic schiererà ancora Atta? E se si, in quale posizione? Ogni qualvolta il francese è stato chiamato in causa ha sempre risposto presente, motivo per il quale meriterebbe una chance da titolare anche contro i toscani, indipendentemente dal fatto che l'allenatore bianconero decida di riproporre lo stesso schieramento di Napoli. Contro i campani il centrocampista ha saputo mettere in mostra tutte le sue capacità: tanta corsa abbinata a una buona qualità, tanto che anche in fase offensiva ha saputo dare il suo contributo, accentrandosi e creando superiorità numerica all'interno dell'area di rigore.

In attesa delle scelte che farà Runjaic per sfidare D'Aversa, si può dire che Atta stia scalando le gerarchie a suon di buone prestazioni caratterizzate da grande personalità. La sua duttilità potrebbe essere una delle chiavi di questa seconda parte di stagione, dato che per come interpreta il calcio il tecnico tedesco sembra essere un elemento che può fare molto comodo. Inoltre, il suo miglioramento potrebbe essere un fattore per il futuro e l'unica possibilità per far si che ciò accada è quello di concedergli più minuti possibili, in modo tale che acquisisca una discreta esperienza.

Sezione: Focus / Data: Gio 13 febbraio 2025 alle 21:25
Autore: Alessio Galetti
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