E' un'Udinese che strappa consensi positivi quella che ha iniziato il campionato 2024/2025. Tra questi giudizi positivi, c'è anche quello di Alessandro Calori, ex storico bianconero che ha vestito la maglia del club friulano dal 1991 al 1999. Calori ha parlato così della nuova Udinese di Runjaic al Messaggero Veneto; "Ho visto un'Udinese coraggiosa e sembra che ci siano tutti i presupposti per iniziare un bel percorso. I quattro punti nelle prime due gare danno l'idea di un gruppo che ha cominciato col piede giusto e con la voglia di cambiare rispetto al passato. In una recente intervista Thauvin ha deto che sente aria nuova e se lo ha detto significa che è così perchè non sono cose che si dicono tanto per dire." 

Sui fattori che hanno fatto la differenza con la Lazio: "Sono stati importanti l'aggressività, l'intraprendenza e il coraggio con cui Thauvin e compagni hanno impedito alla Lazio di giocare. Ho visto la voglia di arrivare prima sul pallone da parte di tutti. Anche di Okoye che ha aiutato la difesa, seppur con qualche uscita rivedibile. E poi va sottolineata la compattezza di squadra. Oggi si parla tanto di moduli e tattica ma senza la coesione di gruppo non si parte e non si costruisce nulla. Anche dopo l'espulsione di Kamara nessuno ha mollato negli ultimi venti minuti e già questa è stata una risposta importante ma anche in undici contro undici ci sono state varie situazioni in cui la Lazio ha cercato di rientrare in partita e li ho visto la voglia di aiutarsi tra compagni, il saper soffrire restando sempre con la testa in tutte le fasi della partita."

L'ex Udinese traccia poi la situazione parlando delle individualità dell'Udinese: "Thauvin ha ripreso da dove aveva concluso perchè la scorsa stagione, prima dell'infortunio, aveva fatto vedere di essere tornato un giocatore sopra la media. L'aver ritrovato i ritmi del calcio europeo, dopo il Messico, lo ha decisamente aiutato. Lucca sta prendendo consapevolezza e avere una punta così come riferimento in un tridente è importante. Lucca sa svuotare l'area creando lo spazio portando via l'avversario. Sono presupposti importanti, specie se questo sarà il modulo su cui proseguire e nel quale inserire Sanchez e Davis. Karlstrom è stato bravo e rispetto a Bologna si è vista una squadra più corta anzichè allungata e col pericolo di ritrovarsi sfilacciata. L'idea è di tenere alta la linea di centrocampo e anche quella di difesa. Bijol mi piace molto, è sempre attento anche sulle palle inattive e difficilmente commette l'errore. Bene anche Giannetti che è un centrale prestato a braccetto, ruolo che interpreta con esperienza andando a giocare negli spazi. Perez ha gamba e qualità e a lui è affidata la fase di spinta che adesso va di moda, ma che in realtà c'è sempre stata". 

Sezione: Gli ex / Data: Lun 26 agosto 2024 alle 08:30
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95
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