Udinese, Deulofeu: "Se il calcio fosse stato la mia vita, sarei caduto in depressione"

Nella giornata di ieri è stato reso ufficiale che Gerard Deulofeu non farà parte della rosa dell'Udinese all'inizio della prossima stagione. 

Una decisione dovuta al momento che il classe 1994 ha vissuto in quest'ultimo anno e mezzo, visto i problemi legati al suo infortunio che l'hanno tenuto costantemente fuori dal rettangolo di gioco. Proprio l'attaccante spagnolo, ai microfoni di Relevo, ha parlato di quanto vissuto in questo ultimo anno e mezzo, sia fisicamente che emotivamente, commentando così il proprio stato d'animo: "Nei miei primi sei mesi credevo che avrei recuperato. Poi vedevo che ci volevano nove, dodici, quattordici mesi e li è quando ho iniziato a chiedermi cosa stesse succedendo. E quando ho capito quanto fosse grave ho iniziato a dirmi che ci sarebbe stata la possibilità di non giocare più. E' stato molto critico, perchè quando non vedi miglioramenti questo influisce anche sulla tua vita personale. Se il calcio fosse stato la mia vita, probabilmente sarei caduto in depressione. o sarei stato una persona molto triste durante questo periodo". Deulofeu racconta poi il momento in cui ha ripreso a correre per la prima volta: "Quando ho ricominciato a correre ricordo che la prima serie la feci con molta diffidenza a livello della gamba. Ricordo di aver sentito l'impatto e pensavo: posso davvero correre con le lesioni che ho avuto? Ma poi acquisisci fiducia, che è l'intero sistema nervoso centrale, e la seconda serie era già buona. E lì sono tornato a quello che sono, sapendo che posso sopportare tutto, e a quello che siamo noi calciatori, che siamo atleti fortissimi."