L'APU Udine ha quasi completato il roster per la prossima stagione. Con l'arrivo di Francesco Stefanelli i bianconeri hanno completato il proprio reparto guardie e ora manca un solo tassello per completare il puzzle in vista della prossima stagione. In attesa che il direttore sportivo Andrea Gracis e coach Adriano Vertemati scelgano e svelino il nome del playmaker che affiancherà Lorenzo Caroti in cabina di regia, andiamo a conoscere meglio l'ultimo innesto della squadra friulana.

Stefanelli è una guardia tiratrice di 191 centimetri per 88 chilogrammi, una struttura fisica importante che gli permette di spendersi molto sui due lati del campo. In sede di presentazione è proprio su questo che Vertemati si è concentrato, dicendo: "Ha capacità di fare canestro in modi diversi, sa fare le scelte giuste ed è estremamente affidabile in difesa". Il classe 1995 è infatti un tiratore molto efficiente dall'arco e nelle ultime due stagioni ha chiuso i playoff con rispettivamente il 38% su 5 tiri a partita e il 30% su 3 conclusioni per gara. La sua meccanica di tiro è fluida, pulita, rapida: sarà un ottimo bersaglio per gli scarichi. Dalla linea del tiro libero è poi una sentenza: 91% su quasi 5 tentativi per allacciata di scarpe nella stagione appena conclusa. 

Giocatore esperto, nel corso della sua carriera ha avuto modo di vestire diverse canotte. La prima presenza in Serie A2 risale alla stagione 2017/18 con la maglia della Berthram Derthona in cui giocava anche Mirza Alibegovic. L'ala non è l'unico volto nuovo che ritroverà in maglia APU Udine, perché nella sua esperienza all'Acqua San Bernardo Cantù nella stagione 2021/22 ha avuto modo di giocare con Matteo Da Ros, raggiungendo la finale di Coppa Italia e quella valida per la promozione.

Nello scacchiere tattico di Vertemati il classe 1995 porta quindi tiro, difesa ed esperienza, caratteristiche fondamentali nel gioco di oggi. Per struttura fisica è un giocatore diverso da Lorenzo Ambrosin, con cui si alternerà nel ruolo di "due". Mentre l'ex Fortitudo Agrigento negli ultimi anni si è specializzato come scorer di volume (oltre 11 conclusioni tentate a partita, 6 delle quali da tre punti nell'ultima stagione), Stefanelli ha accettato di buon grado anche di partire dalla panchina, diventando un fattore a gara in corso. L'ex Verona è più rapido del compagno e non è escluso che i due non possano giocare insieme. In particolari quintetti Vertemati potrebbe anzi scegliere di schierare entrambi per giocare "5 fuori", ossia senza un vero centro di ruolo per avere 4 giocatori rapidi e dotati di un tiro affidabile sul perimetro. In quel caso Ambrosin potrebbe fare l'ala piccola (dando il cambio a Mirza Alibegovic, rispetto a cui è più affidabile dall'arco) e Stefanelli la guardia, con Ikangi da numero 4 ad affiancare uno dei lunghi (magari Johnson, il più atletico del parco a disposizione di Vertemati) e il playmaker.

Sezione: Basket / Data: Lun 01 luglio 2024 alle 19:04
Autore: Gabriele Foschiatti
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