Udinese, Runjaic presentato dal suo ex assistente: "Ama le squadre che giocano bene"

A meno di una settimana dalla data d'inizio ufficiale del ritiro dell'Udinese Tomasz Kaczmarek, ex assistente di Kosta Runjaic, ha raccontato al Messaggero Veneto la sua esperienza al fianco del nuovo allenatore dei bianconeri. I due hanno infatti collaborato tra agosto 2020 e maggio 2021 sulla panchina del Pogon Stettino."Kosta ha una visione molto chiara di cosa vuole, di come dev'essere organizzata la squadra, di come deve giocare e di quali sono le gerarchie al suo interno. Crea la spina dorsale della formazione e supporta i calciatori importanti, quelli che con lui guidano il gruppo. Li responsabilizza affinché il collettivo sia ben gestito. È inoltre una persona intelligente e sa circondarsi di persone che si completano tra loro".

A proposito dell'idea di calcio che il tedesco porterà a Udine, invece: "Runjaic ama le squadre che giocano bene e a questo ci tiene. Riconosce però il livello del gruppo che guida e si adatta. Le fondamenta per lui sono rappresentate dalla fase difensiva: negli allenamenti lavora molto su questo aspetto, su come difendere l'area di rigore, sulla comunicazione tra portiere e difensori. Kosta trova il modo per giocare che si adatta alla squadra e ai calciatori di maggior qualità. L'esempio più significativo è dato dal fatto che al Pogon utilizzava la difesa a quattro, al Legia la difesa a tre. Cerca le soluzioni adeguate a chi ha di fronte".

In risposta all'opinione comune che vede Runjaic come un allenatore non amante dei giovani: "Non sono d'accordo. I tecnici spesso lanciano i giovani troppo presto e molti di loro bruciano i ragazzi. Kosta invece non è così. Si prende cura dei più giovani, li prepara e li manda in campo quando ritiene che siano pronti. Capisce quando è arrivato il momento di farli debuttare, non lo fa forzatamente". Infine, sul grande salto dal campionato polacco a quello italiano: "Guardando il suo percorso si può vedere come sia progredito negli ultimi anni. Ha delle qualità che fanno sì che si adatti velocemente a questa nuova dimensione, è nel suo DNA. Quella dell'Udinese è per lui una grande sfida personale".