Era il 7 aprile 2013 e a Udine arrivava il Chievo Verona guidato da Eugenio Corini. L’Udinese si trovava a metà classifica con 42 punti, lontana dalle zone europee e reduce da un periodo complicato nelle partite casalinghe, senza successi da due mesi. Ma quel giorno ci pensò Di Natale a ribaltare la situazione. Dopo aver portato avanti i bianconeri con una rete di astuzia, il numero 10 ha incantato il pubblico con un gesto tecnico straordinario: al 25’, su un cross di Pereyra, ha colpito al volo con il mancino senza nemmeno controllare. Il pallone si è infilato sul secondo palo, lasciando il portiere immobile. Forse il suo gol più bello nella lunga carriera con la maglia dell'Udinese, ma scegliere non è certamente facile vista la grande collezione lasciata in eredità. 

La partita si concluse 3-1: dopo il momentaneo pareggio di Papp, fu Benatia a chiuderla. Ma quel successo non fu isolato: da lì in poi l’Udinese di Guidolin infilò otto vittorie consecutive, chiudendo il campionato con 66 punti e il quinto posto, valido per l’Europa League. E tutto iniziò con quel sinistro perfetto.

Sezione: Notizie / Data: Lun 07 aprile 2025 alle 14:14
Autore: Chiara Barberio
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