Con 13 punti raccolti nelle prime sette giornate di campionato, l'Udinese sta sorprendendo anche i tifosi più scettici. Ovvio che la scorsa stagione ci ha scottato e non poco (bianconeri salvi soltanto grazie alla zampata finale di Davis e Frosinone in B) ma dopo un inizio del genere possiamo anche guardare con maggiore fiducia, e perché no un pizzico di entusiasmo, al futuro,

Il bottino è di quelli importanti, posiziona i bianconeri nelle zone alte della classifica e alimenta ambizioni che pochi avrebbero immaginato solo un paio di mesi fa. La squadra di Runjaic ha dimostrato compattezza, capacità di soffrire e, soprattutto, una voglia di lottare su ogni pallone, qualità che le hanno permesso di "sgarfare" punti anche contro avversari di alto livello. 

Non era scontato battere il Lecce, tanto meno Como e Lazio, non perdere a Bologna, ribaltare il risultato a Parma. Di negativo c'è stata solo la prestazione di Roma, dove effettivamente l'Udinese non è scesa in campo, e i troppi errori contro l'Inter.

L'inizio di stagione dell'Udinese è stato positivo, ma ciò che rende ancora più interessante la situazione è il fatto che la squadra ha ampi margini di miglioramento. Attendiamo, infatti, ancora di vedere in campo due giocatori che potrebbero fare la differenza: Alexis Sanchez, il grande colpo del mercato estivo, e il giovane Pizarro, il cui talento è già stato elogiato più volte dallo staff tecnico. L'ingresso di questi due elementi potrà dare ulteriori soluzioni offensive a Runjaic, rendendo l'Udinese ancor più pericolosa. Con un Nino in più (il rientro sembra essere ormai imminente, entro la fine di ottobre sarà a dispozione) è lecito pensare di poter alzare ulteriormente l'asticella, per quello che è il calibro del campione, per quella che è la sua fame di successi. 

Uno degli aspetti più incoraggianti è la crescita individuale di molti giocatori. La prestazione con gol di Zemura contro il Lecce ha mostrato che il terzino ha il potenziale per diventare una delle sorprese della stagione. Allo stesso modo, i buoni ingressi del giovane Atta e un Iker Bravo che sta progressivamente prendendo confidenza con il campionato di Serie A, sono segnali importanti per il futuro. E poi c'è Lorenzo Lucca, che con la sua recente convocazione in Nazionale sta dimostrando di essere un attaccante sempre più maturo e pronto a prendersi le sue responsabilità.

A livello difensivo, l'Udinese aspetta con ansia il rientro di Giannetti, ma c'è grande attesa anche per l'arrivo a gennaio di Solet, un difensore di altissimo livello, già corteggiato nella scorsa sessione di mercato da club come Inter, Napoli e Arsenal. Con il suo inserimento, la retroguardia bianconera potrebbe ritrovare quella solidità che in alcune partite è mancata, offrendo a Runjaic nuove opzioni per garantire una maggiore tenuta difensiva.

Nonostante qualche inciampo, normale in un percorso di crescita soprattutto per un gruppo che è ripartito da zero, a squadra ha dimostrato di poter competere (con la giusta testa) con chiunque. La forza del gruppo, unita a un progetto tecnico che punta a valorizzare giovani talenti, lascia ben sperare per il prosieguo della stagione. Con un calendario che vede la squadra affrontare diverse partite abbordabili nelle prossime settimane (dopo il Milan, Cagliari e Venezia sono partite da vincere senza se e senza ma), l'obiettivo è continuare a raccogliere punti e consolidarsi nelle zone alte della classifica. A primavera poi si vedrà.

Insomma, l'Udinese di questo inizio stagione sembra finalmente avere tutte le carte in regola per regalare ai suoi tifosi un campionato da protagonisti. Il futuro appare più che promettente. I 13 punti in sette giornate sono già un segnale forte, ma la sensazione è che il meglio debba ancora venire. Di mezzo l'entusiasmo cresce, sia a San Siro che al Penzo sarà esodo. 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 09 ottobre 2024 alle 12:05
Autore: Stefano Pontoni
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