Franco Bonora, classe 1949, ha vestito la maglia dell'Udinese dal '70 al '75 e in seguito dal '77 al '79. Proprio in quelle ultime due stagioni, oltre ad indossare la fascia di capitano per i bianconeri, ha vissuto quella che è stata la rapida ascesa dei friulani dalla serie C alla serie A. In un intervista per il Messaggero Veneto ha detto la sua su quella che è l'attuale Udinese, su cosa potrebbe mancarle e ha fatto qualche confronto con il passato. 

"Solet mi ricorda Fellet, e Thauvin quel creativo di Vriz. Runjaic ha trovato il sistema di gioco giusto per fare crescere e rilanciare l'Udinese, ma per decollare serve un terzino di spinta come era il nostro Mariano Riva" quanto affermato da Bonora. L'Udinese presente accostata a quella che è stata la sua Udinese a fine anni '70, quando si è scritto un pezzo importante della storia delle zebrette. E se questo paragone è possibile, significa che i friulani possono togliersi qualche soddisfazione da qui a fine stagione. Poi la spiegazione dei paragoni fatti:"Ho paragonato Solet a Fellet perché il francese appare quasi sempre insuperabile, proprio come lo era Fulvio. Allora si giocava col libero, ruolo che faceva uno dei due centrali della difesa a quattro. Io e Fanesi eravamo i due marcatori sulle punte avversarie che indirizzavano gli attaccanti e giocavamo nell'uno contro uno come fa oggi l'Atalanta di Gasperini. E se passava qualcuno ci pensava l'insuperabile Fellet a prenderlo. Per struttura fisica, potenza e recuperi Solet me lo ricorda proprio". 

E su capitan Florian Thauvin:"Il francese sta giocando veramente bene ed è un vero catalizzatore perché sa gestire il pallone come nessun altro e va alla conclusione, ma soprattutto non fa passaggi inutili e fini a se stessi perché vuole incidere col suo estro. Ha un sinistro molto tecnico e credo che Thauvin trovi assoluto vantaggio nel giocare in questo 4-4-2 perché è libero di svariare e ripiega a piacimento e non a comando. Anche per questa interpretazione mi ricorda il nostro Vriz che era il trequartista mancino di fantasia che giocava dalla metà campo in avanti, con Gigi Delneri che presidiava la mediana con la stessa autorità riconoscibile a Karlstrom". 

Ma c'è qualcosa, a dire del classe 1949, che manca a questa Udinese:"Un terzino di spinta. Kamara fa il suo, ma giocando a quattro il terzino deve anche spingere e sostenere le folate offensive. Ecco, diciamo che Mariano Riva era il nostro Theo Hernandez di allora e uno come lui lo vedrei molto bene per far decollare l'Udinese". 

Sezione: Notizie / Data: Mer 19 febbraio 2025 alle 09:40
Autore: Stefania Demasi
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