Jurgen Ekkelenkamp si è reso decisamente protagonista nelle ultime due giornate giocate dall'Udinese. Con il cambio di modulo effettuato da mister Kosta Runjaic, l'olandese sembra aver finalmente trovato quella collocazione in campo che lo porta a riuscire ad esprimersi al 100%. E lo si è visto chiaramente prima nella rete del pareggio messa a segno al Maradona e poi nella doppietta della scorsa domenica davanti al pubblico di casa. Quei gol che vorrebbe diventassero ormai un abitudine, tant'è che con l'aiuto dei compagni starebbe anche pensando ad un esultanza che possa contraddistinguerlo. 

I suoi idoli? Sneijder e Van der Vaart. Dell'attuale serie A apprezza Neres e Calhanoglu.

Questo ed altro l'ha raccontato lui stesso in una recente intervista alla Gazzetta dello Sport. 

Afferma di fare parte di un bel gruppo, che i suoi compagni sono tutti simpatici ma ce n'è uno in particolare con cui va molto d'accordo:"Kingsley Ehizibue, anche lui olandese. È il mio fratello maggiore, mi aiuta, è una persona gentile".

Jurgen ha avuto il piacere di crescere in un club storico come l'Ajax e non sono mancate le belle parole in ricordo di quella esperienza:"È il club per eccellenza in Olanda. Ne sono sempre stato un tifoso. È una scuola. Ho imparato la tecnica, all'Ajax non c'è un allenamento in cui non si gioca con il pallone". 

Lanciato a diciannove anni da Erik ten Hag, Ekkelenkamp è stato definito dallo stesso allenatore come un giocatore in grado di fare tutti i ruoli:"In effetti, cominciai da difensore, poi davanti alla difesa, quindi trequartista, sottopunta, esterno, mezzala. Ten Hag mi ha fatto debuttare in una squadra che era fortissima. Devo ringraziarlo". 

Non mancano, comunque, gli elogi a quello che è il suo attuale allenatore - Kosta Runjaic: "Ci aiuta sulla tattica. A fine partita mi fa anlizzare al video le cose che potevo fare meglio". 

La sua migliore esperienza, prima di approdare a Udine, è stata decisamente quella vissuta all'Anversa. Col club belga, Jurgen ha vinto un campionato, una coppa di Lega ed una supercoppa:"In Belgio è stato fantastico. Ho giocato bene con Van Bommel che mi ha insegnato a fare meglio la fase difensiva a cui lui teneva tanto e mi ha chiamato dopo il gol a Napoli". 

In Belgio giocava dietro la punta nel 4-2-3-1. Ma a Udine ammette di essere avvantaggiato perché gioca libero di trovare la posizione, non dovendo per forza rimanere inchiodato a sinistra. 

Quando poi gli viene chiesto cosa sceglierebbe tra Serie A e Premier League, non ci pensa troppo:"Serie A. Sto benissimo all'Udinese, ho un contratto di cinque anni e vorrei rimanere. Anche se nel calcio tutto è possibile". 

Sezione: Notizie / Data: Mer 19 febbraio 2025 alle 11:26
Autore: Stefania Demasi
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