Per Roberto Pereyra si chiude l'avventura in bianconero. L'argentino lascia Udine dopo un totale di 27 gol in 225 presenze, suddivise negli anni dal 2011 al 2014 e dal 2020 al 2024. 

Se ne va dunque uno degli ultimi leader della squadra bianconera, che non rinnoverà il proprio contratto con l'Udinese. Un leader sotto l'aspetto tecnico, che ha spesso guidato la squadra nei momenti di difficoltà, ma difficile da collocare dal punto di vista tattico. Già nella scorsa stagione infatti, sotto la guida di Andrea Sottil, il "Tucu" Pereyra si è spesso ritrovato a ricoprire un ruolo di Jolly all'interno dell'undici bianconero. Nato come mezzala, l'argentino è stato successivamente impiegato sia come seconda punta, sia come esterno destro a tutta fascia, la vera mossa a sorpresa della gestione Sottil all'inizio della scorsa stagione. Per il Tucu la duttilità non è mai stata un problema, e in tutte queste occasioni il centrocampista classe 1991 non ha mai fatto mancare la propria professionalità, fornendo spesso prove di alto livello anche in ruoli diversi da quello originale. 

Tutti questi cambiamenti però, hanno forse tolto un punto di riferimento in mezzo al campo, con il centrocampo bianconero che si è trovato spesso a dover fare a meno della qualità tecnica dell'ex Juventus e Watford, prima defilato più a destra, poi più avanzato in fase offensiva. Questo continuo stravolgimento di ruolo è stato poi portato avanti anche in quest'ultima stagione, dove Pereyra non ha trovato il modo migliore per incidere, complice anche l'annata più complicata rispetto a quella dello scorso campionato sotto il punto di vista degli infortuni. 

L'arrivo del nuovo allenatore Kosta Runjaic ha inoltre mescolato ancora di più le carte in tavola. Al nuovo tecnico dell'Udinese è stato dato il tempo di valutare la posizione, tra le altre, anche del Tucu Pereyra e pare chiaro che l'idea maturata dall'allenatore tedesco sia quella di puntare su altri profili. L'ex allenatore del Legia Varsavia, nel suo 3-5-2 si affiderà a mezzali molto dinamiche e dal grande estro, puntando su giocatori giovani da plasmare e far crescere sotto la sua gestione. 

La decisione di non procedere con il rinnovo di Pereyra è forse maturata anche in riferimento a questi due aspetti, da un lato diversi ma che si intrecciano tra loro. Runjaic ha già delle idee molto chiare per impostare il suo stile di gioco, e la difficoltà nel trovare un ruolo preciso e che calzasse al cento per cento con le caratteristiche del centrocampista argentino, può essere stato un fattore decisivo nel pensiero del nuovo allenatore. 

Sezione: Focus / Data: Lun 01 luglio 2024 alle 12:34
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95
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