Tempo di presentazioni in casa Apu Udine. Quest'oggi la società ha illustrato in conferenza stampa la nuova campagna abbonamenti "DNA Bianconero". Queste le parole del presidente Pedone.

"Il claim della campagna di quest'anno è DNA bianconero, ti scorre nelle vene. Presentiamo la nostra campagna abbonamenti fondandola sui nostri ragazzi, sui giovani, nella foto abbiamo i nostri più piccoli supporters e atleti, perché un DNA parte da lì, parte dalle famiglie, parte dalla passione che si respira fin da piccoli e che poi cresce nei campetti, nelle occasioni di incontro, cresce nei momenti di condivisione quando ancora non ci sono ruoli definiti e poi cresce in chi ha l'entusiasmo per migliorarsi provando a diventare un campioncino ma anche in chi resta solo dilettandosi nello sport. Abbiamo uno staff sempre più numeroso che si cimenta in sempre più iniziative. Bianconero è il colore della nostra città, ci appartiene e ci stiamo lavorando sempre di più, abbiamo un settore giovanile nato solo nel 2021, neanche i miei predecessori avevano fatto un lavoro di questo tipo, c'era usanza di andare a pescare da club satellite. Nel 2021 siamo quindi partiti con il responsabile Antonio Pampani, che abbiamo rinnovato per tre anni, forte di esperienze in Fortitudo Bologna e Armani Milano, un professionista di assoluto valore. Nel 2024 abbiamo ben sei campionati giovanili che andiamo ad affrontare con i nostri giovani, parliamo di quasi 100 atleti. Le mini Apu poi sono una delle cose più belle da vedere al Carnera, un progetto partito nel 2022, abbiamo più di 100 piccoli atleti iscritti. Il Camp Apu, siamo partiti solo l'anno scorso eppure anche lì abbiamo più di 100 iscritti. Inoltre l'Apu Udine è una delle poche società che ha dato spazio al femminile con più di 80 atlete".

"Su questo grande lavoro fatto, che corre in parallelo rispetto alla squadra che tutti vedono condotta da Gracis e Vertemati è ciò che ci permette di avere più di 3000 spettatori, una percentuale importante di riempimento e un circuito di sponsor sempre più grande. Partiamo oggi la campagna, una campagna relativa a un campionato che per la A2 sarà il più bello di sempre, con un girone unico. Quest'anno finalmente quella 'stupidata' della fase a orologio. Detto questo abbiamo finalmente un unico girone da 38 partite, una retrocessa Pesaro che ha una meravigliosa città, un gran palazzetto, Forlì, Brindisi, Verona, Cantù, tante squadre molto importanti e poi sappiamo che ci sono le sorprese, come per esempio Rimini che ha una squadra piena di talento. Noi però non siamo da meno, abbiamo fatto una squadra bilanciatissima, poi la fortuna gioca un fattore importante, per la prima volta abbiamo un play americano, Hickey, tristemente noto per la serie contro Cantù, ma abbiamo visto come sa attaccare il ferro. L'anno scorso dopo l'infortunio di Clark eravamo diventati troppo perimetrali. Abbiamo Caroti che conoscete tutti, abbiamo due guardie italiane, due ragazzi però fantastici come Stefanelli e Ambrosin, poi c'è la coppia di ali Alibegovic e Ikangi, una coppia che mi porterei ovunque. Ringraziamo Gaspardo per quanto ha fatto, tesserando Xavier Johnson, che Antonutti conosce bene (ride ndr). Un ricambio d'alto livello come Da Ros, con poi due lunghi importanti. La squadra è molto ben bilanciata, li ho citati in ordine ma i ragazzi sanno fare più ruoli e starà a Vertemati decidere come servire la pietanza. Gli elementi sono strepitosi, il DNA c'è e il pubblico è strepitoso, dimostriamo anche quest'anno quello che valiamo".

L'anno scorso si diceva che siete condannati a vincere, quest'anno a cosa siete condannati?

"Una bella condanna, Djokovic dice sempre che si è fortunati ad avere certe pressioni. Ci portiamo la croce di continuare nella direzione intrapresa l'anno scorso, noi lavoriamo progetti, l'anno scorso era solo il primo anno di Coach Vertemati, che ha un contratto pluriennale. L'anno scorso per il basket espresso avevamo sempre le mani che bruciavano a suon di applausi, poi purtroppo nel finale abbiamo avuto troppi infortuni e Forlì può dire la stessa cosa, è stato un campionato dove gli infortuni hanno avuto un ruolo, grandi complimenti a Trieste ma gli sono anche girate bene le cose, che è sempre un fattore nel nostr sport".

Avevate prima cercato un play italiano?

"Cercavamo un play che andasse a penetrare, ad attaccare il canestro e di italiani capaci di farlo ce n'è solo uno, ovvero Fantinelli, ci siamo giocati le nostre carte, poi abbiamo virato su un play quindi americano".

Il nuovo palazzetto?

"Oggi per noi è una giornata importante, ringraziamo le istituzioni di Udine per la loro fiducia. Chi ha letto l'emendamento sa che non abbiamo molto tempo per chiudere la cosa, la pressione passa su di noi, la cosa pubblica il suo l'ha fatto. Ringrazio in primis la Giunta Comunale che ha presentato l'istanza, chi la ha accolta, ovvero la Giunta Regionale e tutti coloro che hanno dato il loro contributo al progetto, un progetto bello, importante per tutta la città, con un innalzamento di tutti i servizi non solo a livello di sport, sarà un contenitore che porterà molto non solo all'area dei Rizzi ma a tutta la città, sarà un Ferragosto caldo".

Sui numeri della campagna abbonamenti:

"Udine è sempre stata calda in termini di numeri, mi aspetto una risposta come e meglio dell'anno scorso, perché stiamo cercando di fare come e meglio e di solito i tifosi se ne accorgano. Poi ora inizia quel periodo in cui ognuno si immagina la squadra come potrebbe essere mentre lo staff tecnico lavora, cominceremo il 14 il lavoro, poi si andrà in ritiro. Abbiamo aperto la campagna da fine luglio perché prima non avrebbe avuto senso, ora c'è tempo per riempire un Carnera che vogliamo ruggisca, Pesaro ha un palazzetto da 9 mila spettatori, quindi è giusto anche pensare a un contenitore per noi sempre più importante".

Si parla molto dell'età dei roster che si stanno costruendo in questa A2:

"Comprare ragazzi giovani per tenerli a sventolare asciugamani non ha senso, noi l'anno scorso abbiamo preso Arletti per giocare, tante squadre li prendono e li mettono lì, è sempre tutto relativo. Noi abbiamo preso ragazzi per giocare, se è forte e ha 20 anni gioca, se è forte e ha 32 anni gioca, comprare ragazzi per tenerli fermi non è formativo neanche per il ragazzo. Sempre a proposito di questo, è presente oggi Pietro Nobile, convocato in nazionale U16, un ragazzo non che abbiamo comprato, non viene da altri posti, è di Udine, è cresciuto in Apu e ha il DNA bianconero".

Quest'anno per gli abbonati in regalo la sciarpa:
"Di magliette ne abbiamo fatte tante, alcune iconiche alcune sfortunate, la sciarpata non è solo un qualcosa della curva, prima citando le squadre ho dimenticato per esempio Fortitudo, ma quest'anno andremo a Livorno, voglio che ci siate lì, una sciarpata non deve partire solo dalla Curva, può essere estesa a tutto il palazzetto e quindi abbiamo scelto la sciarpa come simbolo di senso d'appartenenza".

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 26 luglio 2024 alle 12:04
Autore: Davide Marchiol
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