Essere tifosi non significa solo andare allo stadio, seguire la squadra in trasferta, esultare per un gol e disperarsi per una sconfitta. A volte la passione per la propria squadra del cuore si manifesta anche in altri modi. Questo è il caso di un tifoso friulano molto particolare, Roberto Caissutti, che la redazione di TU.it ha scovato e contattato.
Roberto, quando nasce questa passione per il collezionismo?
"Sono sempre stato un appassionato di calcio, sin da quando ero bambino.
Ricordo che quando mio papà andava la domenica allo stadio anche io volevo seguirlo ma ero ancora troppo piccolo e dovevo aspettarlo a casa con la mamma. Nel 1984 avevo 5 anni e quando l'Udinese giocava allo Stadio Friuli c'era sempre il tutto esaurito: in campo con la maglia nr.10 giocava un certo Zico!
Sono state quelle le prime partite che ho iniziato a vedere allo stadio e di lì a poco la mia passione per il calcio è aumentata. Ma ero ancora piccolo e non pensavo di certo già alle maglie.
Ricordo ancora la mia prima maglia, una di Nestor Sensini, avuta da un addetto ai lavori, amico di papà, che me l'ha letteralmente lanciata dal campo prima di una partita. Correva l'anno 1990. Dopo quella le maglie dell'Udinese sono state quelle indossate da me nelle giovanili dell'Udinese negli anni seguenti fino al 1995. Poi qualche anno di pausa.
Nel 2005 l'Udinese conquista per la prima volta la Champions League ed il mitico Giampiero Pinzi mi regala la maglietta da lui indossata nell'ultima partita di campionato giocata a Udine il 29 maggio contro il Milan, partita decisiva con la quale l'Udinese raggiunge il quarto posto in classifica, superando di un solo punto la Sampdoria, ed ha l'accesso ai preliminari di Champions.
Nella prima partita di Champions assoluta contro il Panathinaikos l'Udinese indossa una maglia bianconera con la personalizzazione (nome e numeri) completamente nera, utilizzata solo in questa partita: quella che si può definire una delle tante rarità per il collezionista! Ed il giorno seguente entra a far parte della mia collezione quella indossata e regalatami direttamente dal grande Giampiero Pinzi!
Dopo quella altre maglie del "gladiatore" (così viene soprannominato il mastino del centrocampo bianconero) e la passione diventa un qualcosa che si può definire una simpatica "malattia"!
Le maglie che possiedo sono una diversa dall'altra per modello o competizione, a partire dalla più "datata" di Livio Pin del 1980 alla più "recente" di Luis Muriel di questa stagione.
E poi la passione da quella per le maglie dell'Udinese passa anche a quella per le maglie dei top-players di altre squadre, dei capocannonieri della Serie A, dei "Palloni d'oro" e per quelle speciali utilizzate solo in partite particolari come le maglie commemorative dell'anno del centenario.
Le "ultime" arrivate sono quella della Nazionale Italiana indossata agli Europei da Diamanti, che le voci estive di calciomercato facevano sperare potesse arrivare a Udine, e quelle indossate nella finale contro gli Azzurri da Casillas, Sergio Ramos e Raul Albiol, e nelle precedenti partite, sempre contro l'Italia, da Rooney, Gerrard, Ozil, Podolski e Keane.
L'ultimissima è invece quella indossata da El Sharawy il 15 agosto nell'amichevole disputata dagli Azzurri contro l'Inghilterra, una maglia creata appositamente per ricordare il trentesimo anniversario della vittoria del mondiale di Spagna '82, e che non verrà mai più utilizzata".
Che rapporti hai con i giocatori?
"Conosco alcuni giocatori dell'Udinese ed anche ex bianconeri che ora militano in altre squadre e sicuramente le maglie regalate direttamente da loro sono quelle a cui uno più si affeziona e che mai potrebbe scambiare con altri collezionisti, perchè purtroppo a volte bisogna anche "cedere" a richieste di scambi per poter avere maglie ricercate e difficili da trovare che invece qualcuno di loro possiede.
Però non sempre è facile anche averle da loro, anche perchè le richieste che a loro pervengono sono molte e non sempre ovviamente possono accontentare tutti".
Qual è la maglia dell'Udinese a cui tieni di più?
"Sicuramente le due maglie di Giampiero Pinzi sopra menzionate, ma ovviamente anche le tre maglie di Zico sono tra le più importanti della mia collezione, così come quelle del Capitano Totò Di Natale, poi via via le altre di Gerolin, Edinho, Sensini, Carnevale, Bierhoff, Amoroso, Poggi, Muzzi, Jorgensen, Bertotto per finire con quelle dei grandi giocatori degli ultimi anni quali Sanchez, Inler, Asamoah, Isla e Handanovic, tutte autografate".
Quando hai pensato di fare il sito e qualche numero, quante maglie hai e dove le tieni?
"Conservo le maglie all'interno di un armadio esclusivamente dedicato, dove vengono appese una a fianco all'altra ordinate per stagione calcistica e suddivise per squadre.
Da qualche anno le maglie hanno iniziato a "stringersi" tra loro sempre di più e per ciò ho pensato di iniziare a fotografarle e creare un sito tutto mio dove chiunque possa vederle nominandolo semplicemente con il mio nome e cognome ovvero www.robertocaissutti.com e devo dire che in meno di 5 anni il sito ha avuto più di 16.000 visite e quotidianamente ricevo mail da visitatori che si complimentano con me e mi chiedono "consulenze" sulle particolarità che le maglie devono avere per differenziarsi da quelle in vendita nei negozi, che sebbene siano originali in quanto prodotte dalla
stessa marca, hanno caratteristiche diverse dalle maglie prodotte per la squadra.
Attualmente oltre alle circa 130 maglie dell'Udinese ho circa altre 150 maglie di squadre di club e nazionale italiane e straniere".
Qualche aneddoto sulle maglie, quali sono quelle che hai faticato di più a prendere dell'Udinese, quella che più ti piace di più in generale e quella che ti manca e vorresti avere.
"Sicuramente le maglie meno recenti sono le più difficili da trovare e di conseguenza diventano anche quelle più desiderate. Basti pensare che ben quattro delle sette maglie più vecchie della mia collezione, quelle dei primi anni '80, le ho avute solo un anno fa da un collezionista brasiliano!
Le più difficili da trovare rimangono le seconde maglie utilizzate negli anni '80, quelle che venivano usate nelle trasferte di Torino contro la Juventus, Ascoli e Cesena.
Ma la maglia che in assoluto vorrei tra quelle che mi mancano è quella del centenario utilizzata solo il 07/09/1996 contro l'Inter: maglia con due sole bande verticali ed i laccetti al collo, proprio come le maglie che usavano una volta".
Quali sono le prossime maglie friulane in arrivo nella tua collezione?
"Sicuramente quelle da trasferta di questa stagione e quelle dell'Europa League. Se poi sarò fortunato magari riuscirò a trovare anche quella del preliminare di Champions contro lo Sporting Braga.
Ma quando meno te l'aspetti capita sempre di trovare qualche cimelio e quindi spero pian piano di poter realizzare quello che sarebbe il mio vero sogno ovvero completare la collezione con i modelli mancanti utilizzati dal 1980 ad oggi".
Da tifoso come vivi e cosa ne pensi di questo momento che sta passando la squadra?
"Di certo un tifoso non può essere contento del momento che sta attraversando la squadra. Dopo le cessioni estive di Isla, Asamoah e Handanovic ed in mancanza di certezze dai nuovi acquisti Maicosuel, Willians, dopo l'infortunio di Muriel la situazione sembra complicarsi. Il popolo friulano crede ciecamente in Mister Guidolin e nella riconferma ad alti livelli del Capitano Totò Di Natale e non dimentichiamoci che due anni fa la partenza non è stata migliore di quella di quest'anno eppure era stato raggiunto l'obiettivo del posto utile per il preliminare di Champions, traguardo che quest'anno nessuno si aspetta di riconquistare (sarebbe il terzo anno di fila!) Quello che invece il tifoso friulano vorrebbe poter raggiungere è la vittoria di un titolo e la Coppa Italia è quello che potrebbe essere alla nostra portata".
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